Armando Nanei ai saluti, alla provincia di Imperia ora serve un prefetto di lunga durata (Il Punto)

Va in pensione dal 1º dicembre prossimo il prefetto Armando Nanei, subentrato appena un anno fa ad Alberto Intini. Ex questore di Firenze, dal giugno 2019 direttore generale di pubblica sicurezza, già direttore centrale dell'ufficio ispettivo del dipartimento di pubblica sicurezza presso il ministero dell'Interno era stato nominato prefetto lo scorso 15 ottobre dal consiglio dei ministri, pochi giorni prima di approdare a Imperia per il suo primo incarico.

Appena insediato Nanei ha dovuto affrontare tematiche caldissime, quelle dei trasporti con lo scoppio del ‘bubbone’ Rt, i problemi dell’immigrazione a Ventimiglia diventata un vero e proprio imbuto d’Italia e, infine, le problematiche legate alla crisi idrica, tanto per citare le principali emergenze.

Armando Nanei con il garbo che lo contraddistingue non si è mai sottratto al confronto con parti sociali e Istituzioni, volendo toccare con mano le singole situazioni, oltre a essere sempre presente ai principali appuntamenti.

Ora, però, la provincia ha bisogno di un cambio di passo, di un prefetto a ‘lunga conservazione’ che possa affrontare l’incarico con una prospettiva temporale (e di carriera) non di un solo anno. A Ponente la situazione di Ventimiglia in quanto alla presenza di immigrati che premono per oltrepassare il confine peggiora di giorno in giorno. E finora le vittime si sono contate solo tra  migranti. Cosa succederebbe in caso di incidente che coinvolgesse cittadini italiani? Il compito di Nanei, è bene ricordarlo, non è stato facilitato anche dai problemi che hanno coinvolto la famiglia del commissario per l’immigrazione Michele Di Bari che, però, riteneva superato il Campo Roya.

La questione idrica se non sarà risolta in tempo rischia di mandare in tilt gli operatori dei centri costieri, soprattutto, del Dianese che vivono di turismo. Riviera Trasporti attende l’omologa del concordato da parte del Tribunale, ma la tensione è palpabile e il servizio risente pesantemente della crisi. E infine, la questione morale: con l’arrivo del fondi del Pnnr bisognerà tenere le antenne ben dritte, viste le indagini in corso sul malaffare nella pubblica amministrazione che non fanno certo pensare bene.

La nomina del nuovo prefetto dovrà essere deliberata a breve dal consiglio dei ministri su proposta del ministro dell’Interno.

Quale migliore occasione per il neo insediato governo guidato da Giorgia Meloni per nominare un prefetto che non venga a Imperia ad attendere la pensione, ma che abbia davanti il tempo necessario per agire libero da condizionamenti dovuti alla brevità del mandato?