Olio pugliese e siciliano servito in esclusiva sulle tavole di ‘Casa Sanremo’ durante il Festival appena concluso. L’eccezionale vetrina promozionale (mancata) dalla filiera dell’olio ligure, non è passata inosservata agli occhi dei produttori, in particolare a quelli della provincia di Imperia, che ci sono rimasti male per l’occasione perduta.
“Dispiace, avremmo partecipato volentieri -dice il presidente del Consorzio dell’Olio Dop Carlo Siffredi – e lo faremo volentieri in futuro, ma non è semplice senza l’appoggio delle istituzioni, come Regione, Agenzia in Liguria, amministrazione comunale stessa, arrivare a organizzazioni come ‘Casa Sanremo’. C’è bisogno di fare squadra. Qualche anno fa con l’aiuto della Regione, insieme a Enoteca regionale e Consorzio del Basilico abbiamo realizzato proprio a ‘Casa Sanremo’ delle promozioni efficaci, sarebbe bellissimo poterle ripetere”.
“Intanto, sia chiaro - specifica l’assessore regionale al Turismo Gianni Berrino - che non sono state la Regione Sicilia o la Puglia a sponsorizzare la partecipazione, ma singoli produttori. Ho già parlato col patron di “Casa Sanremo’ Vincenzo Russolillo e mi ha detto che il prossimo anno sarà ben lieto di accogliere i produttori liguri, se si faranno avanti”.
"Per me -conferma Russolillo – possiamo già sederci già domani mattina a un tavolino con le associazioni di categoria che rappresentano le produzioni di olio ligure per confrontarci e valutare insieme se ci sono delle opportunità. È questo, infatti, il momento di costruire. Regione Liguria è stata al centro diverse iniziative che quest’anno sono andate benissimo. Ricordo che gli aperitivi sono tutti preparati esclusivamente con prodotti liguri”.
“Imbarazzante -sostiene il direttore di Coldiretti Imperia Domenico Pautasso – che una Regione che vanta produzioni di eccellenza e un olio straordinario come il nostro non metta in grado la filiera di arrivare a organizzazioni di questo tipo. Mi auguro che il prossimo anno non accadrà più”.
“È sempre complicato per noi -dichiara Stefano Roggerone -presidente Cia Imperia -anche perché si entra in un meccanismo di sponsorizzazioni, soprattutto se non si possono investire soldi. Negli ultimi anni qualcosa in più accodandoci alla Regione eravamo riusciti a fare. Quest’anno, forse si è fatto meno, anche a causa del Covid. Speriamo che il prossimo anno con l’aiuto della Regione si possa fare qualcosa in più”.