“Non lasciare che parole tossiche di uccidano dentro”, è questo il messaggio che accompagnerà il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Il quadro sulla provincia di Imperia richiede attenzione come confermato dai dati emersi nell’ambito della presentazione della Open Week per sensibilizzare il territorio sulla violenza di genere e per promuovere i servizi attivi nel territorio.
L'iniziativa è stata presentata dal direttore generale della ASL 1 Imperiese Silvio Falco, dalla psicologa del Dipartimento di Prevenzione dell'azienda sanitaria la dott.ssa Stefania Guasco e dalla coordinatrice e responsabile del centro provinciale antiviolenza, la dott.ssa Noemi Angelini. Viene quindi promossa per la settimana dal 22 al 28 novembre un’attività congiunta ASL – CAV in cui Professioniste, Volontarie, Operatrici ASL e CAV saranno a disposizione per dare informazioni ed ascolto attivo ed empatico nella sede centrale di Imperia e negli sportelli di Sanremo e Ventimiglia (ISV) al fine di instaurare un rapporto diretto con le donne e sensibilizzare la popolazione.
LE INTERVISTE
“Una iniziativa assolutamente importante quella del 25 novembre. E' un tema molto diffuso. – spiega il Direttore Generale di Asl1 Silvio Falco - C'è un protocollo d'intesa, con coinvolta ASL, comune, provincia, forze dell'ordine e associazioni aderenti per il contrasto a quello che è un grave problema. La sinergia tra Asl1 ed il Centro Antiviolenza è un valore aggiunto che ci potrà permettere di dare la giusta assistenza e supporto alle donne vittime di violenze e abusi che in questi ultimi tempi occupano purtroppo con prepotenza le prime pagine dei giornali”.
I NUMERI - Al Centro Antiviolenza, si è passati dalle 99 richieste dell'anno scorso alle 154 del 2021. 32 le persone che hanno chiamato 'per conto di altri' o per chiedere informazioni. 68 sono state le prese in carico delle persone, poi indirizzate verso percorsi specifici di aiuto (psicologico, ascolto, consulenza legale). A livello nazionale si parla di 82 vittime da inizio anno, 10 sono in Liguria e 2 nel nostro ponente ligure.
"I dati sono difficili da interpretare e accettare. Nonostante l'impegno di tutti ci troviamo un aumento degli episodi di violenza ma sono aumentate anche le richieste d'aiuto. - ha commentato la dott.ssa Noemi Angelini - Questo ci dà la speranza che divulgare questo tema aiuti le donne a farsi avanti. Nonostante i dati terribili riusciamo comunque a dare una risposta adeguata. Ci sono state anche delle emergenze, con donne messe in protezione, cinque donne, tre stranieri e due italiane, oltre a tre bambini, figli di queste donne. Altre 15 donne sono state portate fuori dalla violenza portando avanti percorsi avviati negli anni precedenti".
"I tre distretti hanno lavorato in modo efficace ed incisivo. Il distretto di Imperia ha inviato più di 54 donne, quello di Sanremo 36 e quello di Ventimiglia 21. Su Ventimiglia in futuro ci porta a pensare di dover rinforzare il servizio. - precisa - Il fatto che ci siano meno casi non significa che ci sia meno violenza, anzi. La collaborazione con ASL 1 è il futuro oltre all'apertura dei nostri sportelli sul territorio per dare informazione a chiunque possa essere interessato, perchè si tratta di un fenomeno che riguarda non solo le donne ma tutta la società".
PREVENZIONE E SENSIBILIZZAZIONE SONO LA CHIAVE PER CONTRASTARE IL FENOMENO - Tra le varie iniziative, dal 25 novembre in poi su tutti gli autobus della RT in provincia di Imperia, grazie a un accordo con Regione, ci saranno delle locandine con i numeri del centro antiviolenza e le informazioni su che cosa fare in caso di molestia sui mezzi di trasporto.
"Necessario fare prevenzione su questo tema, partendo dalla cultura affinché venga veicolato un linguaggio meno violento verso alcune categorie. - ricorda la dott.ssa Guasco - Nel 2020, il Sole 24 ore riportava che la provincia di Imperia è prima per le denunce di percosse e seconda per minacce. Possiamo immaginare che parte di questi reati siano contro le donne. Questo conferma importanza del tema".
"E' importante che i diversi soggetti presenti sul territorio collaborino. L'ASL 1 ha sottoscritto il protocollo d'intesa nel 2015, collabora nelle scuole per il contrasto alla violenza di genere, ci sono a disposizione gli psicologi disponibili 24 ore su 24 in caso ad esempio di codice rosso. - prosegue - Oltre a questo c'è anche il consultorio familiare che si occupa della presa in carico della donna ma anche dei minori".
LA PREVENZIONE PARTE ANCHE DALLE SCUOLE - "C'è un progetto specifico di prevenzione contro la violenza di genere. - sottolinea la dott.ssa Guasco - All'interno dei progetti ASL questo tema è presente e lo si affronta fin dalla scuola dell'infanzia, sia con maschi che con femmine contro le disparità di genere".
"Noi ci rivolgiamo spesso alle scuole perchè è il bacino d'utenza migliore per poter intervenire con programmi di prevenzione. L'educazione sentimentale è una delle chiavi risolutive contro la violenza. Dovremmo puntare più su questo perchè una buona educazione sentimentale ci porterà a vivere il mondo femminile non più come oggetto ma come mondo di affetti" - conclude la dott.ssa Angelini.

























