La paventata chiusura dell’autostrada A10 tra Aeroporto e Genova Prà, dal 6 al 23 agosto, arriva come una ulteriore mazzata a un mondo del turismo ponentino che prova a rialzarsi dopo un anno e mezzo di emergenza. Subito è scattato l’allarme dal mondo della politica con la richiesta di chiarimenti al Ministero, ma intanto la data si avvicina e l’ipotesi chiusura si fa sempre più concreta.
Comprensibile la preoccupazione di Federalberghi per un agosto che rischia di essere pesantemente condizionato da una viabilità già complicata e prossima al collo di grazia.
“La chiusura dell’autostrada è una sciagura, non era auspicabile proprio a Ferragosto - commenta ai nostri microfoni Igor Varnero, presidente provinciale di Federalberghi - i trasporti peseranno non tanto per il Piemonte o la Lombardia che hanno la A26, ma è un danno tagliare di nuovo a Genova. Bisogna capire come sarà il bypass sull’Aurelia e se servirà privilegiare il traffico verso Ponente”.
“Un’ennesima tegola che ci arriva sulla testa e speriamo che non sia un disincentivo, ormai è un viaggio della speranza - aggiunge Varnero - pensavamo di aver ‘conquistato l’Everest’ dopo la ricostruzione del ponte ‘Morandi’, ma questo è un problema vero che va risolto per sempre anche progettando con i fondi del Recovery Plan delle strade alternative, non possiamo essere sempre sotto scacco siccome queste situazioni si ripetono”.
“Sono strade che hanno problemi e servono delle soluzioni, il turismo è la base dell’economia e nei mesi scorsi abbiamo capito che cosa significa” conclude Varnero.