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Attualità | 08 giugno 2021, 11:42

Sanremo: per la Giornata Mondiale degli Oceani Coop e 'Lifegate' donano a Porto Sole un nuovo 'Seabin' (Foto e Video)

Un 'cestino' capace di filtrare l'acqua del porto separando rifiuti e microplastiche

Le immagini della presentazione

Le immagini della presentazione

Da oggi Porto Sole potrà contare su un nuovo alleato per la pulizia delle sue acque. Nella Giornata Mondiale degli Oceani, Coop e 'Lifegate' hanno donato all'approdo matuziano un nuovo 'Seabin', il 'cestino' acquatico capace di separare rifiuti e microplastiche.

L'iniziativa presentata questa mattina a Porto Sole fa parte della campagna Coop che ha l'obiettivo di collocare 46 'Seabin' nelle acque di mari, fiumi e laghi di tutta Italia per ridurre l'inquinamento.

Le interviste

Il partner scientifico è LifeGate e quest'anno Coop è affiancata anche da Findus e dalla barca a vela 'Anywave', la prima ad aver istituito a Bordo la figura del 'RECO', il responsabile ecologico. 
L'obiettivo è quello di recuperare in un anno 23 tonnellate di rifiuti, incluse plastiche e microplastiche, pari al peso di circa 1,5 milioni di bottiglie.
E, da oggi, anche Porto Sole, può dare una mano nel raggiungere l'obiettivo finale.

Quello di Sanremo è il terzo Seabin donato da Coop alla Liguria: due sono già stati installati nel 2019 e nel 2020, presso il porticciolo di Marina Genova a Sestri Ponente, e un quarto sarà posizionato a Portofino entro giugno. Dal momento delle prime due installazioni (il 27 marzo del 2019 e il 28 luglio del 2020), i Seabin di Marina Genova hanno raccolto oltre 5.200 chilogrammi di rifiuti galleggianti, pari al peso di oltre 350.000 bottiglie di plastica da mezzo litro.

Il Seabin è un cestino “speciale” che, galleggiando a pelo d'acqua e grazie al lavoro della pompa interna è in grado di filtrare fino a 25.000 litri d'acqua all'ora, catturando i rifiuti che incontra, dai più grandi fino alle microplastiche. È in grado di lavorare 24 ore su 24, sette giorni su sette, e necessita di interventi di svuotamento e pulizia. Di norma un Seabin raccoglie per il 70% rifiuti composti da materiali dannosi per l’ambiente come plastica, microplastiche, materiali metallici (latte, lattine), mozziconi di sigarette, materiali assorbenti igienici e bastoncini per orecchie; per un 20% massa organica umida contaminata (legno, foglie, rami, pezzi di legno e alghe) rispetto alla quale nei Seabin già posizionati si notano diversi frammenti di plastica e polistirolo rimasti intrappolati, soprattutto nel materiale algale; infine per un 10% massa organica umida non contaminata. Rispetto ai rifiuti plastici facilmente identificabili, in ordine di rilevanza quantitativa troviamo: bottiglie, imballaggi alimentari, bicchieri, tappi, sacchetti, cannucce e cucchiaini.

Pietro Zampedroni

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