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Attualità | 04 novembre 2020, 20:24

Coronavirus. La Liguria è area 'gialla': bar e ristoranti restano aperti fino alle 18, divieto di circolazione dalle 22 (Video)

Le norme del nuovo Dpcm saranno in vigore da venerdì

Coronavirus. La Liguria è area 'gialla': bar e ristoranti restano aperti fino alle 18, divieto di circolazione dalle 22 (Video)

Sono ore frenetiche sull’asse Governo-Regioni in merito all’entrata in vigore del nuovo Dpcm. Spostato a venerdì il via alle nuove direttive nazionali “per consentire a tutti di disporre del tempo utile per organizzare le proprie attività”, il premier Giuseppe Conte ha parlato questa sera in diretta tv ufficializzando la suddivisione delle regioni nelle varie fasce di pericolosità: la Liguria sarà in fascia gialla.

Sarà vietato circolare dalle 22 alle 5 se non per motivi di necessità, mentre nei festivi e prefestivi saranno chiusi i negozi nei centri commerciali fatta eccezione per una serie di esercizi commerciali previsti nel documento. Chiusi anche i musei e le mostre.
Per la scuola sarà in vigore la didattica a distanza per le scuole superiori di secondo grado. Sui mezzi di trasporto capienza al 50% fatta eccezione per il trasporto scolastico.
Sospese anche le attività delle sale scommesse e delle slot nei bar. Restano aperti bar e ristoranti fino alle 18.

“Il virus corre forte e violento, non solo in Italia ma in tutta Europa, la situazione appare critica” ha esordito il premier in conferenza stampa dove sono state illustrate le misure in arrivo da venerdì che, dopo un excursus  sull'aspetto numerico della pandemia in Italia ha spiegato come queste norme siano necessarie: “per rallentare la circolazione del virus in attesa di poter disporre quanto prima di vaccini e terapie” evitando che le strutture ospedaliere superino la soglia di criticità nei ricoveri.

Questo nuovo DPCM sarà applicato in base ad un “piano di monitoraggio della curva molto articolato che si basa su 21 parametri” studiato per affrontare questa seconda ondata di contagi, una “bussola che ci indica dove intervenire con quali misure, anche differenziate e ben mirate” ha spiegato Conte, ribadendo quanto affermato in parlamento ieri: “Se adottassimo misure uniche su tutto il territorio nazionale otterremmo il duplice effetto negativo: quello da un lato di non adottare misure realmente adeguate ed efficaci alle condizioni per le Regioni a maggior rischio, e dall'altro finiremmo per imporne alcune irragionevolmente restrittive dove la situazione è meno grave”. 

“Non ci sono Regioni o territori che possono sottrarsi a questi regimi” ha poi ammonito il premier. Con future ordinanze del ministero della Salute, per uno stato delle cose che sarà così fino al 3 di dicembre, poi verranno modificate le fasce di rischio in cui si collocano le regioni. Per valutarle ISS, Ministero, rappresentanti delle Regioni e CTS saranno adottati criteri oggettivi: se dopo non meno di 14 giorni, ad esempio, una regione vedesse la sua situazione stabilizzata allora potrebbero esservi applicate norme meno restrittive e viceversa.

Nella gallery il riassunto delle norme valide per le zone 'gialle'

Pietro Zampedroni

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