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Politica | 13 maggio 2020, 18:20

Regionali: Alice Salvatore lascia il M5S e fonda 'Il Buonsenso'. "Il Movimento è diventato solo un brand"

Con lei il collega in consiglio regionale Marco De Ferrari. La decisione ha provocato varie reazioni dal mondo politico ligure

Regionali: Alice Salvatore lascia il M5S e fonda 'Il Buonsenso'. "Il Movimento è diventato solo un brand"

Il colpo di scena che si è consumato oggi nella politica regionale ligure riguarda l'uscita dal Movimento 5 Stelle di Alice Salvatore. L'ex candidata alla presidenza della regione nel 2015, poi capogruppo in regione, e candidata in un primo momento anche, prima alla presidenza e poi in consiglio per le regionali 2020, ha deciso di fondare un nuovo movimento: “Il Buonsenso”. Con lei il consigliere regionale Marco De Ferrari. I due lasciano il M5S in disaccordo con la linea che ha visto siglare l'accordo di governo con il Pd. Accordo che potrebbe ripetersi anche in chiave regionali. "L'acqua pubblica, la sanità pubblica, l'ambiente, la tutela delle pmi, la giustizia per i precari della scuola: sono i temi per cui mi sono avvicinata al M5S. Le idee di Casaleggio sono state tradite da un movimento profondamente mutato prima dall'alleanza con la Lega poi con il Pd. - ha spiegato Salvatore - Il M5S è diventato solo un brand, un contenitore, che va in deroga ai suoi contenuti rimanendo vuoto. - commenta - Diciamo 'no alle alleanze accozzaglia".

La notizia ha attirato moltissime reazioni dal mondo politico ligure, a cominciare dalle dichiarazioni di Andrea Melis e Fabio Tosi, i due portavoce del M5S rimasti in consiglio regionale: “Chi lascia il M5S lo fa compiendo scelte personali”, hanno tuonato i due: “Da tempo – scrivono - avevamo visto un progressivo distacco della ex collega di cui si ipotizzavano iniziative proprie. Che dire? Sono scelte personali, maturate in piena autonomia di cui prendiamo atto augurando buona fortuna. Nel frattempo, il M5S va avanti a lavorare per aiutare i liguri e la Liguria come abbiamo fatto con il decreto Genova che ha permesso il 'miracolo' del nuovo ponte sul Polcevera, sempre con lo scopo di fare del nostro meglio per affrontare i temi della nostra regione. Ora l'obiettivo, con le proposte che da sempre portiamo avanti, è di salvare la Liguria da Toti e dalla Lega, responsabili di ben noti disastri. Pensiamo ad esempio alla gestione scellerata della Sanità, al cui modello noi non ci stancheremo mai di proporre quello di una Sanità pubblica realmente rafforzata nei numeri per rispondere alle esigenze dei cittadini. Una Sanità che possa scrollarsi di dosso quel sistema di controllo e potere ben congeniato dal centrodestra ma che nei fatti, se guardiamo alla gestione sanitaria dell'emergenza vissuta e che tutt'ora stiamo vivendo, ha mostrato evidenti limiti. Come M5S in Regione, siamo intanto chiamati alla corretta gestione del gruppo fino alla conclusione della legislatura. Per il M5S, a restare al centro sono prima di tutto le persone e le loro esigenze".

Reazioni anche da Italia Viva, che tramite il capogruppo in regione Juri Michelucci dichiara: “È di poche ore fa la notizia della fuoriuscita di Alice Salvatore dal movimento 5 stelle, con la creazione di una lista che chiama "buonsenso" ma che di buonsenso non ha nulla visto che di fatto aumenta le possibilità di vedere Toti riconfermato alla guida della Regione.

Dopo 5 anni di battaglie dell'opposizione per esempio sui 5 anni di mala gestione sulla sanità, sulla cementificazione della Palmaria e sulla realizzazione del Biodigestore di Saliceti, oggi una parte di quell'opposizione vuol favorire l'elezione di Toti?

Che cosa ne penseranno i comitati di questa scelta ? Come puo' la scelta di favorire la rielezione di Toti consistere con la difesa della Palmaria e del territorio dove Toti vuol costruire il biodigestore?”.

Anche il consigliere regionale della Lega Paolo Ardenti, interviene in merito alla vicenda: “La Lega e gli alleati uniti al lavoro per far ripartire la Liguria, la capogruppo d’opposizione Alice Salvatore di fatto lascia il M5S smontando la convergenza col Pd. Mentre la maggioranza di centrodestra sta lavorando senza sosta per accompagnare i liguri fuori dall’emergenza sanitaria e per riprendere le attività lavorative sul territorio, per le ormai prossime elezioni regionali il centrosinistra non s’è ancora accordato per un candidato unitario alla presidenza e le forze d’opposizione trovano il tempo per le loro lotte interne nelle quali i singoli sgomitano per trovare un po’ di visibilità. Addirittura il M5S ligure, compagno di governo col Pd a Roma, s’è trasformato definitivamente in partito chiudendo in un cassetto le idee su cui era nato. I pentastellati liguri e quelli del centrosinistra eletti al Senato e alla Camera hanno come unico obiettivo quello di far dimenticare agli elettori d’essere al governo per poter poi dire, tra qualche mese, quando la pazienza dei liguri sarà finita del tutto, ‘è solo tutta colpa di Conte’”.

“Storie già viste, da prima Repubblica: l’unica differenza – conclude Ardenti – è che succedono oggi in piena emergenza, che ricordo non è solo sanitaria, ma anche economica, con la necessità e il diritto delle imprese, dei lavoratori e delle famiglie di avere dalla politica il sostegno necessario alla sopravvivenza”.


Francesco Li Noce

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