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San Lorenzo e Valli | 11 maggio 2020, 09:30

Assembramenti, uso corretto della mascherina e distanziamento sociale: il pensiero di Rifondazione Comunista imperiese

“Non reclamiamo punizioni esemplari e sanzioni pesanti ma solo la presa d’atto dei molti metri e molte misure che spesso si adottano fra pericoli inventati e rischi concreti, a seconda della convenienza politica"

Assembramenti, uso corretto della mascherina e distanziamento sociale: il pensiero di Rifondazione Comunista imperiese

"Il bastone e la carota pare sia la allegoria più utilizzata in questo periodo da molti, specie nei media: Bravi – Italiani – Stronzi. Forse sarebbe il caso di non partire mai per la tangente e semplicemente pretendere il rispetto soprattutto di quelle norme che si prefiggono la difesa degli interessi di tutti e non solo di alcuni, come i comportamenti minimi per limitare i contagi con l’uso corretto della mascherina in presenza di altri, guanti almeno quando si toccano oggetti e superfici collettive, pulizia, distanziamento fisico per carità, non distanziamento sociale: le parole sono pietre”.

Interviene in questo modo la sezione provinciale di Rifondazione Comunista, commentando la situazione a poche ore dal ‘liberi tutti’ annunciato ieri dal Governatore Toti. “Resta la fortissima stonatura – prosegue Rifondazione - fra il controllo e la repressione di comportamenti sgraditi come la vendita di chincaglierie per strada o in spiaggia, l’accattonaggio, l’ubriachezza molesta o di presenze sgradite come pelli di altro colore, poveracci in genere, in cui si sono espresse in tutti questi anni soprattutto molte amministrazioni di destra (salviniane e non), impegnando forze dell’ordine locali e nazionali fino a, in alcuni casi, l’esercito, (per tacere delle cosiddette ronde padane, che se non fosse per l’intrinseco significato ‘fascistoide’ che incarnano sarebbero tutte da ridere), e lo scarso impegno di alcune amministrazioni locali nel pretendere, il rispetto di norme che hanno interesse, mai come in questo caso, universale”.

“Vuoi vedere che per certe amministrazioni è davvero più pericoloso un negro per strada che un gruppo festaiolo senza mascherina? I navigli di Milano hanno avuto l’onore della cronaca e la conseguente incazzatura del sindaco Sala, ma non è che da noi, ci sia stata grande dimostrazione di essere ‘Italiani brava gente’, e non solo nel passeggio, ma finanche in alcuni supermercati con evidente disprezzo dei lavoratori che continuano a garantirci cibo e consumi essenziali”.

“Non reclamiamo punizioni esemplari e sanzioni pesanti – termina Rifondazione Comunista - ma solo la presa d’atto dei molti metri e molte misure che spesso si adottano fra pericoli inventati e rischi concreti, a seconda della convenienza politica: alimentare la paura irrazionale dei venditori ambulanti mobilitando contro di essi le forze dell’ ordine, oppure sdoganare le riaperture delle attività economiche ad ogni costo lasciando correre comportamenti a rischio sanitario?”

Redazione

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