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Attualità | 11 aprile 2020, 13:04

Pasqua in casa, le parole del Vescovo Borghetti: “Tanti hanno riscoperto la preghiera in famiglia, la gioia di stare insieme ai figli”

Le raccomandazioni del Vescovo della Diocesi di Albenga-Imperia: "Le restrizioni governative non vanno vissute come una ‘violenza’ ai nostri sentimenti religiosi, ma come una saggia indicazione per uscire presto da questa situazione emergenziale"

Pasqua in casa, le parole del Vescovo Borghetti: “Tanti hanno riscoperto la preghiera in famiglia, la gioia di stare insieme ai figli”

Una Pasqua unica nella storia, pervasa da quella che Monsignor Guglielmo Borghetti, Vescovo della Diocesi di Albenga-Imperia, descrive come “un’atmosfera di deserto”. Angoscia, turbamento, solitudine, ma anche momento di riflessione, di solidarietà seppur a distanza, di dimostrazioni di umanità. Questo 2020 nel bene e nel male verrà ricordato: ci sta scuotendo profondamente, ma alla fine ci avrà reso migliori.
In questa Settimana Santa molti Lettori hanno posto i loro interrogativi alle nostre redazioni di Imperia e Savona. Abbiamo rivolto queste domande direttamente al Vescovo, nell’intervista che segue.

Quando tutta questa emergenza sarà finita, che cosa ricorderà di questa Settimana di Pasqua così diversa da tutte le altre?
Sicuramente non potranno scomparire dalla memoria del cuore tutti coloro che sono morti a causa del Covid, penso a tanti anziani, a meno anziani, ai nostri medici ed infermieri… Penso a tante famiglie in seria difficoltà economica e lavorativa, penso alle nostre celebrazioni del Triduo Santo senza la nostra gente, alle belle tradizioni popolari che il nostro popolo ama e dalle quali trae forza spirituale e che purtroppo, ma ragionevolmente, non possono essere vissute insieme. Questa atmosfera di ‘deserto’ che ci avviluppa. Tanti pensieri che si accavallano e che suscitano nostalgia per tempi migliori. Tanti hanno riscoperto la preghiera in famiglia, la gioia di stare insieme ai figli”.

Recentemente ha invitato ufficialmente ad “evitare la trasmissione di celebrazioni parrocchiali poco idonee sotto l’aspetto tecnico”, come mai questa scelta? Si sono registrati casi per cui le messe in streaming erano poco idonee?
Sì, nelle ‘disposizioni per le celebrazioni della Settimana Santa’ ho invitato a curare la qualità delle trasmissioni, non l’ho vietata, anzi! Incoraggio molto l’uso dei mezzi della comunicazione sociale, strumenti meravigliosi che in questo momento ci hanno aiutato non poco a stare vicini alla nostra gente. E’ bene però evitare quello che ho visto su YouTube proveniente da tante parrocchie d’Italia, non ho riscontri negativi dalla mia Diocesi, per ora: celebrazioni che si sono trasformate in qualcosa di inguardabile, senza colpa dei sacerdoti, ma a causa della pochezza dei mezzi”.

Se il governo avesse accettato la proposta del segretario leghista Salvini di autorizzare piccole messe per Pasqua, con gruppi al massimo di dieci persone, avrebbe ritenuto questa scelta positiva o comunque avrebbe dovuto prevalere il senso di responsabilità per evitare di creare assembramenti? La Conferenza Episcopale Italiana aveva dichiarato di essere contraria ma che comunque avrebbe offerto libertà di scelta alle singole Diocesi.
Penso che questo sia il momento della responsabilità. E’ doloroso non poter partecipare di persona alle celebrazioni, lo so bene; ma credo che la nostra fede ci permetta di incontrare il Signore Gesù sempre e da ogni postazione, sia quella anche del divano della propria casa. Il Santo Padre ogni mattina trasmette in diretta da Casa Santa Marta la Santa Messa, così la TV della CEI TV2000 e le tante celebrazioni dalle nostre Parrocchie curate da parroci zelanti offrono la possibilità di sintonizzarsi con il Grande Mistero e viverlo intensamente; è bene sfruttare questo momento per affinare la nostra fede e un’opportunità unica. Non ho vissuto le restrizioni governative come una ‘violenza’ ai nostri sentimenti religiosi, ma come una saggia indicazione per uscire presto da questa situazione emergenziale. Le Diocesi hanno fatto bene le loro scelte mettendosi dalla parte di Dio che vuole l’uomo salvo nell’anima e nel corpo”.

Redazione

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