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Politica | 19 febbraio 2020, 06:00

Evoluzione dell'ideologia politica nella Liguria: il pensiero del dottor Enrico Berio, coordinatore di Alpazur

Evoluzione dell'ideologia politica nella Liguria: il pensiero del dottor Enrico Berio, coordinatore di Alpazur

 

"2011: tutti gli esponenti politici, amministrativi, industriali del nostro territorio interpellati singolarmente o in appositi convegni si sono dichiarati favorevoli all'auspicata fusione della Liguria con il Piemonte, ma nessuno fra i più qualificati ha trovato il coraggio di esserne il primo catalizzatore.

In particolare, gli esponenti del P.D.L. sarebbero desiderosi di conoscere un preventivo parere di Claudio Scaiola.

A tal fine il Gruppo ALPAZUR prende contatto col nipote del suddetto, dott. Marco Scajola invitandolo ad un convegno a Villa Nobel cui partecipano anche alcuni rappresentanti di gruppi autonomistici piemontesi e a seguito del proficuo scambio di opinioni, lo scrivente, coordinatore del Gruppo Alpazur riceve una lettera datata 19 settembre 2011 intestata e sottoscritta dallo stesso on. Claudio Scajola che esprime la sua piena condivisione e l'esortazione a continuare sul nostro percorso.

Successivamente organizzando tempo addietro una lista elettorale autonomista lo stesso Claudio Scajola metteva in atto una vera rivoluzione dato che mai prima d'allora, nel nostro territorio era avvenuto che un dirigente politico si mettesse 'contro' il suo stesso partito nazionale.

Passando gli anni si constata che il conseguente netto contrasto con la direzione 'Zenezofila' della Regione porta ad una maggiore attenzione del Presidente della Regione stessa per i problemi dell'estremo ponente (Riviera dei Fiori e delle Palme) che, improvvisamente, diventa quasi una sede mobile della Regione stessa con un mai visto afflusso di personalità (e di fondi).

E se questo improvviso 'amore' (diciamo genericamente) per l'imperiese, sembra quasi tacitare le velleità del Nostro che pare crogiuolarsi nella sua bella vittoria elettorale che mette a tacere vecchie incomprensioni e riorganizza con generosa forza giovanile problemi quali il bilancio o l'attesa del centenario, la direzione Zenese, visto lo scompiglio dei Partiti, fa propria l'iniziativa di Scajola e lancia un nuovo partito autonomista col nome generico di cambiamo, ma senza indicare quali sono i cambiamenti se si ignora (forse però ora se ne stanno accorgendo) senza un AUSPICIO UFFICIALE PROGRAMMATICO per la ripresa dell'idea della creazione di una GRANDE REGIONE EUROPEA formata da tutte le terre che avevano guidato a suo tempo l' unità d' Italia.

E salta fuori Marco Melgrati, vice coordinatore regionale e neo Sindaco di Alassio, che non le manda a dire al cosiddetto modello Toti: 'Credo che ci siano molte analogie tra la mia vittoria e quella di Claudio Scajola perché tutti e due abbiamo lottato contro tutti e contro tutto e voglio dire contro i nostri stessi partiti e il nostro schieramento politico. Tutto questo perché a livello regionale non si è capito che bisogna stare a sentire quello che dice la gente'.

Però, a quanto pare,C’è la possibilità di apertura al dialogo con il resto del centrodestra? 'Io sono il vice coordinatore regionale di Forza Italia in carica. Se qualcuno si cospargerà il capo di cenere e verrà a chiederci scusa potremo parlare'.

Insomma, non cambia nulla rispetto ad una tragica lotta di cadreghini, quanto meno con CAMBIAMO Giovanni Toti offre qualche speranza di proposte nuove.

Ed è necessario a questo punto che Claudio Scajola cessi gli indugi ed offra a Giovanni Toti la vera, unica proposta: EVIDENZIARE IL PROBLEMA DELL'ERRORE DELLA DEPUTAZIONE PROVINCIALE DI GENOVA NEL 1946 che aveva rifiutato la formazione di un'unica Regione ligure-piemontese.

Giustamente, l'iniziativa spetta a Genova come nostro centro motore, ma Claudio Scajola deve finalmente mettere la sua ferrea volontà e capacità di azione a capo dell' Alleanza Ligure Piemontese di Azione per l'Unità Regionale come evince dalla sua promessa del 19 settembre 2011 poiché finalmente E' G I U N T A L' O R A.

Gli chiediamo, pertanto, di indire il convegno pubblico di tutti i cittadini imperiesi per proporre la formale adesione alla proposta di Giovanni Toti previo completamento del titolo in CAMBIAMO CON L' ALPAZUR".

 

Redazione

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