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Politica | 14 dicembre 2018, 15:15

Rifiuti: stanziati 1,5 mln di euro per incrementare la raccolta differenziata, 283mila alla nostra provincia

Le risorse per la nostra provincia saranno pari a 180.000 euro: nell’ambito imperiese sono 8 i Comuni con a capo il Comune di San Lorenzo al Mare (50.000 euro), in quello sanremese 11 i Comuni con capofila Taggia (100.000 euro) e, nell’ambito ventimigliese, sono 18 i comuni con capofila Ventimiglia (30.000 euro). 103mila euro sono stati destinati al Comune di Sanremo.

Rifiuti: stanziati 1,5 mln di euro per incrementare la raccolta differenziata, 283mila alla nostra provincia

Un milione e 500mila euro per incrementare i programmi comunali di raccolta differenziata e proseguire nell’importante percorso di crescita della differenziata in Liguria, Sono stati stanziati dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’ambiente Giacomo Giampedrone. Le risorse sono destinate a programmi distribuiti su tutto il territorio regionale e coordinati con le province e la città metropolitana di Genova.

Oltre a Genova, per cui sono in previsione ulteriori finanziamenti entro fine anno, le risorse per la nostra provincia saranno pari a 180.000 euro: nell’ambito imperiese sono 8 i Comuni con a capo il Comune di San Lorenzo al Mare (50.000 euro), in quello sanremese 11 i Comuni con capofila Taggia (100.000 euro) e, nell’ambito ventimigliese, sono 18 i comuni con capofila Ventimiglia (30.000 euro). 103mila euro sono stati destinati al Comune di Sanremo.

“La Liguria negli ultimi due anni ha compiuto enormi passi avanti su questo tema – spiega l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone - La raccolta differenziata è infatti aumentata di 10 punti percentuali in più rispetto dal 2016 superando il 48%. Inoltre sono cresciuti i Comuni che hanno superato la fatidica soglia del 65% di raccolta differenziata, seguendo le linee guida della legge regionale 20 del 2015, che sono passati a 100 su 235. Addirittura 19 Comuni, con in testa quello di Rialto, superano l’80% della differenziata, segno che riuscire a superare i paletti minimi è possibile. Naturalmente c’è ancora molto da fare e la nuova sfida per i prossimi anni sarà quella di colmare la carenza cronica di impianti per il trattamento dei rifiuti e la gestione della frazione organica, da trattenere all’interno della regione per un ciclo di gestione dei rifiuti che potrà avere importanti ricadute anche sotto il profilo economico”.

Redazione

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