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Attualità | 16 settembre 2018, 16:36

Intervista a Lucia Scajola, nuova giornalista nella trasmissione “W L'Italia” condotta da Gerardo Greco su Rete 4

"Chi mi conosce e ha seguito come ho lavorato nella mia vita di 'comunicatrice politica dietro le quinte' sicuramente sa che ho sempre dogmaticamente sposato una linea orientata a parlare solo di progetti, ignorando polemiche ed evitando attacchi"

Intervista a Lucia Scajola, nuova giornalista nella trasmissione “W L'Italia” condotta da Gerardo Greco su Rete 4

Una grande passione per il giornalismo che incrocia la vita politica in cui è nata, cresciuta e continua a vivere sempre più da vicino, fra le luci e le ombre che un cognome noto possono stimolare, in una Città attenta come Imperia.

Un lavoro che la vede divisa fra la sua Città del cuore, Imperia, una della carriera, Milano e da qualche giorno una della televisione: Roma. Lucia Scajola, ci racconta, tra emozione da “primo giorno di scuola” e la caparbietà a portare avanti progetti piuttosto che chiacchiere, la sua nuova esperienza come giornalista nella trasmissione “W L'Italia” condotta su Rete 4 da Gerardo Greco, in onda ogni giovedì sera.

Dalla carta stampata, dalla redazione, dallo scrivere appunti su un taccuino mentre si è in viaggio tra un aereo e l'altro al passare alla televisione. Qual è stata la tua prima sensazione quando ti sei immaginata in tv?
Molto sinceramente, emozione e gioia. Ma anche un bel pò di ansia da prestazione. Sono una secchiona, dunque ho piena consapevolezza di dovermi applicare per imparare le regole di un mondo nuovo con logiche differenti.

Una giornalista di Imperia su una rete nazionale: sarà un momento per cui la televisione darà importanza alla nostra Città e finalmente nessuno dirà più: “provincia di Imola” (o viste le recenti polemiche, comune di Oneglia)?
Sono solo una piccola formica. E come le formiche sono sempre riuscita a darmi da fare senza dare troppo nell'occhio, vorrei tanto continuare su questa strada. Detto questo, Imperia e' una città tanto bella quanto sconosciuta e io sono felice ogni volta che ho un'occasione per raccontarla ai miei amici di fuori.

Una nuova Rete 4, che punta su nomi importanti, su professionalità e su innovazione. Ti rispecchi in questa stessa situazione anche nella tua vita politica “dietro le quinte”?
La nuova rete 4 è oggettivamente un progetto di altissimo livello. Da anni non si vedeva un rilancio  così "mirato" di un canale della tv generalista. E' molto emozionante, sempre da piccola formica, esserne parte. La linea editoriale poi, orientata tutta all'informazione costruttiva e non urlata,  corrisponde completamente al mio orientamento culturale e politico. Chi mi conosce e ha seguito come ho lavorato nella mia vita di "comunicatrice politica dietro le quinte" sicuramente sa che ho sempre dogmaticamente sposato una linea orientata a parlare solo di progetti, ignorando polemiche ed evitando attacchi, tappandomi occhi e orecchie anche di fronte a quelli altrui. Non è solo un approccio giornalistico, politico o comunicativo, credo sia un elemento caratteriale. una delle tante cose che devo a mia nonna.

Quando lavoravi per Panorama hai intervistato alcuni fra i personaggi più noti al mondo. Se ti chiedessero di intervistare il Sindaco di Imperia, quale sarebbe la prima domanda che gli faresti?
Da figlia gli chiederei quando pensa di prendersi due giorni di riposo perché non si ferma da marzo.  Da giornalista, se davvero crede che ci possa essere un'alternativa al populismo imperante.

Se ti dicessero di scegliere un angolo di paradiso.....suggeriresti il Moletto?
Probabilmente si, insieme a Borgo Foce. Ma anche il prato sulla colla sopra casa mia: una terrazza di sterpaglie tra gli ulivi affacciata sul golfo. Da piccola ci andavo a leggere e a studiare. troppe volte, ultimamente, sogno di tornarci...
“Se scegli un lavoro che ami, non dovrai mai lavorare” diceva Confucio. Avere la passione per la scrittura, diventare giornalisti e approdare  nella redazione di una trasmissione nazionale è frutto di un grande lavoro, della capacità di superare le difficoltà di un periodo storico in cui sono molte più le persone che scrivono piuttosto che quelle che leggono. Veleggiare sopra i luoghi comuni e seguire la propria rotta è la bussola migliore di chi crede in ciò che fa.

R.G.

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