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Attualità | 23 dicembre 2025, 17:35

Case di comunità, la UIL FPL denuncia: "Rischiano di rimanere scatole vuote"

Il sindacato chiede nuove assunzioni "per garantire servizi concreti"

Case di comunità, la UIL FPL denuncia: "Rischiano di rimanere scatole vuote"

"Senza assunzioni le case di comunità appena inaugurate rischiano di rimanere scatole vuote, buone solo per inaugurazioni e annunci, ma incapaci di garantire servizi concreti ai cittadini". Così la UIL FPL interviene dopo l'ultima inaugurazione  dell’Ospedale di comunità di Imperia, che ha fatto seguito a quella della casa di comunità di Pieve di Teco e Taggia, in attesa di quelle di Sanremo Baragallo e “Eiffel” di Ventimiglia. 

"La realtà quotidiana è ben diversa dalla narrazione ufficiale -prosegue il sindacato- i lavoratori attendono da tempo mobilità interne anche verso le Case di Comunità, ma tali spostamenti avverrebbero a discapito dei reparti ospedalieri e dei servizi già in grave sofferenza, che verrebbero ulteriormente sguarniti di personale. Questo sistema impedisce di fatto l’avvio delle nuove strutture e, contemporaneamente, compromette il funzionamento di quelle già esistenti. Per questo motivo nulla parte realmente". 

La UIL FPL riporta anche quanto accaduto nel reparto di Senologia: "Una struttura decentrata rispetto alla Radiologia, scelta organizzativa priva di logica clinica e funzionale, che ha comportato la necessità di raddoppiare il personale amministrativo per l’accoglienza delle pazienti, con evidenti disagi e inefficienze. Il tutto aggravato da una commistione continua con l’attività ORL, del tutto estranea ai percorsi della Breast Unit, creando confusione organizzativa e disorientamento per le utenti. Eppure, nonostante queste evidenti criticità, per la Senologia si sono susseguite non una ma, diverse inaugurazioni in pompa magna, a fronte di un progetto che presenta gravi limiti strutturali e organizzativi. 

Ancora una volta la propaganda ha prevalso sul buon senso, generando sprechi di denaro pubblico che una programmazione attenta e condivisa avrebbe potuto evitare. Queste scelte, spesso dettate da decisioni gestionali calate dall’alto, ricadono poi sui lavoratori, costretti a tamponare inefficienze, e sui cittadini, che subiscono servizi mal progettati. Tutto questo genera profonda amarezza, disagio e sfiducia in chi ogni giorno lavora nella sanità pubblica e chiede solo organizzazione, rispetto e razionalità. Non è accettabile continuare a spostare personale come unica risposta organizzativa, senza nuove assunzioni, senza una programmazione seria e senza un piano organico di potenziamento della sanità territoriale".

La UIL FPL ribadisce che: "Le Case di Comunità non possono funzionare solo con il personale attualmente in servizio, già fortemente sotto pressione; le mobilità interne non sono la soluzione, ma aggravano le criticità; senza investimenti strutturali sulle risorse umane il PNRR rischia di trasformarsi in una grande occasione mancata".

 La UIL FPL chiede, dunque, nuove misure: "assunzioni immediate di personale sanitario e sociosanitario; un piano chiaro e trasparente di attivazione dei servizi, non limitato alle inaugurazioni; il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nelle scelte organizzative. La tutela della salute dei cittadini e la dignità dei lavoratori non possono essere sacrificate alla propaganda. Basta scatole vuote: servono persone, competenze e servizi reali".

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