E’ nata una stella, nei primi anni Duemila all’Istituto d’Arte di via Agnesi. Anche in una strada appena a ridosso del centro onegliese possono nascere artiste stellari come Michela Gastaldi, la passione infinita per la letteratura illustrata.
Michela, infatti, già nell’infanzia – è nata nell’89 – amava osservare e disegnare la natura e tutto quello che attirava la sua attenzione. Così il suo naturale percorso doveva intersecarsi con l’istituto imperiese dove si diploma con lode e fa le primissime esperienze formative come sarta e figurinista di moda alla Scuola Artecucito di Imperia e successivamente impegnandosi in un atelier di moda.
Ma la passione per il disegno, quella passione non è dimenticata anzi cova sotto la cenere ed esplode nel 2012 quando decide di lasciare il capoluogo ponentino per frequentare molteplici corsi presso la Scuola Internazionale d’Illustrazione di Sarmede, provincia di Trento. Un centro specializzato per quel specifico compito che è conosciuto e qualificato a livello europeo dove l’artista imperiese partecipa anche ad altri corsi specifici tenuti da vari prestigiosi illustratori. Ma Michela non si ferma a quel livello che già può vantare come di eccellenza: infatti si trasferisce a Torino dove frequenta il corso triennale alla Scuola Internazionale di Comics che conclude nel 2015 con il massimo dei voti.
“Disegnare è sempre stata la mia passione – racconta – dovevo compiere tutti i passi necessari per poter avere il posto in un settore difficile e complesso”. Così, già in quell’anno, viene dato alle stampe il suo primo libro illustrato, il primo dei successivi otto finiti negli scaffali di tutte le librerie italiane. “Ho iniziato con 'Da grande non voglio fare la principessa' - racconta – e ho proseguito con altre sette opere per cui ho collaborato con le illustrazioni sui testi di autori letterari, tutti per bambini e adolescenti eccetto per 'Frank Buttonʼ che parlava anche agli adulti”. Per anni rimane alla Scuola di Comics a Torino come assistente fino alla pandemia, con il Covid la sua figura professionale viene abolita e lei torna a Imperia. “Ho ancora una grandissima forza creativa – spiega – ma anche se mi hanno contattato più volte per illustrare nuove opere, per ora la mia creatività la utilizzo nel quotidiano, nell’arredamento e nello stile della mia struttura ricettiva, di sicuro presto tornerò a disegnare”.














