“Riteniamo scellerato aumentare per il 2026 l’imposta di soggiorno come decantato dal Sindaco Za e dall’assessore Spandre, trionfalmente, nei giorni scorsi dopo l’approvazione della Delibera di Giunta che sancisce l’ulteriore balzello”. È quanto dichiarano Francesco Parrella, capogruppo di Diano Domani, e la consigliera Micaela Cavalleri, che tornano a criticare duramente la linea dell’Amministrazione comunale: “Come abbiamo ricordato recentemente in consiglio comunale – proseguono Parrella e Cavalleri – Diano Marina è reduce da una delle estati più difficili della sua storia per responsabilità pienamente imputabili al Sindaco Za, perché mai affrontate nei suoi 14 anni di amministrazione. Dopo una stagione che ha già registrato un significativo calo di presenze, comunicare che dal prossimo anno i turisti saranno chiamati a pagare molto di più per la tassa di soggiorno ci pare una scelta politica assurda, anche perché espone le imprese della ricettività, che in questo caso fungono da esattori, a sopportare inevitabili critiche che andrebbero rivolte invece a un’Amministrazione miope e sorda, che non pensa ai bisogni reali dei cittadini e non affronta le tante situazioni di degrado che incessantemente segnaliamo da anni”.
Secondo i rappresentanti di Diano Domani, la priorità doveva essere ben diversa: “Andava in primo luogo recuperata l’immagine della nostra città – affermano – e non preparata ai nostri turisti la sorpresa che, quando stoicamente torneranno a soggiornare a Diano Marina, così pessimamente gestita, saranno chiamati anche a pagare una tassa addirittura maggiore”.
Infine, Parrella e Cavalleri contestano anche il metodo con cui è stata presa la decisione: “La condivisione della decisione con le categorie non regge – sottolineano – perché non tutte erano d’accordo, e chi aveva anche manifestato un’apertura all’aumento lo aveva fatto prima dell’estate, quando Diano è invece passata agli onori delle cronache per gli sversamenti fognari in mare e i conseguenti divieti di balneazione”.














