Imperia, una perla della Riviera Ligure di Ponente, si prepara a un futuro che la vede protagonista nel turismo di lusso, con l'arrivo annunciato di navi da crociera e yacht.
Ma mentre lo sguardo è rivolto al mare, un problema "a terra" continua a sollevare perplessità: lo stato di degrado dei portici di Calata Cuneo, il cuore pulsante del porto di Oneglia. Chi passeggia lungo la banchina non può fare a meno di notare le ampie porzioni di vernice scrostata che affliggono i portici, proprio di fronte ai ristoranti e ai bar che ogni giorno accolgono turisti e residenti. Il fenomeno non è casuale né inaspettato.
La causa principale è la salsedine, un'insidia invisibile ma potentissima che corrode le superfici, specialmente in un ambiente marittimo. Le costruzioni antiche, spesso realizzate con materiali locali come la sabbia di mare, sono particolarmente vulnerabili a questo tipo di aggressione. Il problema non riguarda solo l'estetica. Un manufatto che si deteriora rapidamente richiede interventi di manutenzione più frequenti e costosi. Inoltre, l'immagine di una città che si presenta come meta turistica di alto livello deve essere impeccabile in ogni suo dettaglio.
Portici trascurati rischiano di stonare con l'atmosfera di eleganza e pulizia che la città vuole trasmettere. L'Amministrazione comunale è consapevole della situazione e, nei recenti progetti di riqualificazione del porto e di Calata Cuneo, ha incluso anche il restauro di questi elementi architettonici. L'obiettivo è duplice: da un lato, preservare il valore storico e artistico dei portici; dall'altro, garantire che l'area sia presentabile e accogliente per tutti i visitatori.














