Ieri pomeriggio Imperia ha vissuto un momento sospeso tra passato e presente. Il traffico si è fermato (senza eccessive problematiche, sicuramente meno di quelle di un giorno nomale), le strade si sono riempite di applausi, risate e il rombo goliardico delle ruote: sono tornate le carrette di Imperiapolis, la corsa non competitiva più folle e amata della città. Dal Parasio fino alla Marina, un fiume di persone ha seguito l’evento che ha trasformato le vie cittadine in un palcoscenico di fantasia e creatività.
L’edizione 2025, organizzata dai Goliardi Imperiesi con la regia di Yari Alassio, ha avuto un significato speciale: è stata dedicata alla memoria di Mauro Feola, figura indimenticata della vita cittadina e spirito goliardico per eccellenza.
La giuria non ha avuto vita facile, chiamata a riconoscere il meglio tra ingegno, velocità e simpatia. Alla fine i premi sono andati alla Batmobile, vincitrice del Premio Velocità; al carro 'Mad Maxabovi' (Massabovi), premiato per lo Spettacolo; al travolgente Club 500, capace di conquistare grandi e piccoli e, dunque, vincitore del Premio Simpatia. Una menzione speciale è stata, infine, riservata alla suggestiva Barca a Vela di Capo Berta, che ha portato un pezzo di mare sulle strade di Imperia.
La corsa delle carrette non è soltanto un evento goliardico, ma un tassello della memoria collettiva. Nel 1971, infatti, partecipò e vinse anche un giovane Claudio Scajola, oggi sindaco della città, a testimonianza di quanto questa manifestazione sia radicata nel tessuto sociale e nella storia di Imperia.
L’atmosfera di ieri ha confermato lo spirito unico di Imperiapolis: un mix di tradizione, ironia e comunità, capace di coinvolgere intere famiglie e generazioni diverse. Non una semplice corsa, ma una celebrazione della voglia di stare insieme, ricordare e inventare.






