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Eventi | 06 settembre 2025, 20:21

Vele d'Epoca di Imperia, cala il sipario. Scajola: “Vogliamo che sia il Raduno più bello del Mediterraneo”

Biagio Parlatore, “Nel 2026 Imperia ospiterà il Mondiale dei 12 metri s.i.”. Attesa per lo spettacolo pirotecnico di stasera

Vele d'Epoca di Imperia, cala il sipario. Scajola: “Vogliamo che sia il Raduno più bello del Mediterraneo”

L’edizione 2025 del Raduno di Vele d’epoca di Imperia oggi, in attesa dello spettacolo pirotecnico di stasera,  va in archivio. Con luci ed ombre ma soltanto con vincitori perché per una convention di vele, vento e scafi in legno non ci sono vinti. Anche se le regate sono disputate dalla barca senza speranze di successo come dal racer del tempo che fu con lo stesso spirito, quella della sfida ma pure dal rispetto del mare e delle sue leggi. 

In fondo a Imperia, come in altri raduni sparsi per il Mediterraneo e per il Mondo, a vincere è l’eleganza, l’arte dei maestri d’ascia, il fascino dei legni. Per quanto riguarda il capoluogo ponentino, comunque, dal 2 al 6 settembre è stato gratificato di quattro giorni di splendide condizioni meteo e, quindi, di altrettante regate pur con qualche critica a scelte del Comitato di regata non sempre condivise dai regatanti. Un’occasione importante per la città e il suo futuro come tiene a ricordare il sindaco. “Vogliamo che questo Raduno sia veramente il più bello del Mediterraneo – ha affermato Claudio Scajolal’edizione 2026 sarà in un marina più bello e accogliente a livello europeo”. Se il prossimo anno sarà il 40° anniversario del Raduno, Biagio Parlatore aggiunge una ʽchiccaʼ. “A settembre del prossimo anno – spiega il Presidente Assonautica – Imperia sarà la sede del Campionato Mondiale dei 12 metri s.i. gli scafi che una volta disputavano la Coppa America”.

Comunque la banchina di Calata Anselmi ha accolto una sessantina di scafi provenienti da 15 diversi paesi: in tempi di ʽcrisiʼ del settore d’epoca ormai avaro di barche e di armatori, può considerarsi un successo. 

Alla banchina del Raduno, infatti, hanno gettato le cime d’ormeggio opere d’arte e d’ingegno come Mariette, frutto del genio di Nathanael Herreshoff insieme alla più piccola sorella Flying Joyant nata sullo stesso tavolo da disegno, Cambria, progetto del prestigioso studio scozzese di William Fife, e anche alla Sky, nato nel 1890 e quindi decano dei raduni.

 Tra tante firme straniere è giusto e doveroso citare Aria di Serena Galvani, vero racer di razza quale Aria, 8 metri s.i. splendido esempio di genio italico partorito dai Cantieri Costaguta, sceso in acqua dalla spiaggia di Voltri nel 1935 e sul gradino più alto del podio della sua classe. Insomma le classifiche sono soltanto la concreta dimostrazione dell’amore e della passione per un mondo che deve essere curato e ricordato come memoria dei tempi andati, come esempio dell’arte marinaresca che deve sempre vivere.     

Ino Gazo  

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