Scoppia la polemica intorno alla serata conclusiva delle Vele d’Epoca, in programma sabato 6 settembre, quando lo spettacolo dei fuochi d’artificio illuminerà il porto di Imperia. A infiammare il dibattito non sono solo i fuochi, ma l’invito esclusivo al party presso la Palazzina Liberty, riservato a una cerchia selezionata di ospiti, tra cui amministratori comunali, autorità e personalità di spicco. A sollevare il caso è il consigliere comunale del Partito Democratico, Ivan Bracco, che, sui social, ha denunciato pubblicamente la gestione dell’evento da parte dell’Amministrazione guidata dal sindaco Claudio Scajola.
Bracco ha raccontato di aver ricevuto l’invito ufficiale, in qualità di consigliere, per partecipare alla serata privata, ma di aver chiesto alla segreteria del sindaco se fosse possibile cedere il proprio posto a un cittadino. La risposta? Un secco “no”: l’invito è personale e non trasferibile, e qualsiasi eventuale sostituzione dovrebbe essere approvata direttamente dal sindaco.
Il consigliere ha affidato ai social il suo sfogo, criticando duramente quella che definisce una “logica di esclusività” incompatibile con lo spirito di servizio: “Anche quest’anno, purtroppo, constato che l’Amministrazione non è riuscita a recidere con certe consuetudini del passato. In occasione della serata conclusiva delle Vele d’Epoca – evento finanziato con denaro pubblico – si ripropone la consueta area Vip, perfettamente posizionata per ammirare i fuochi d’artificio, mentre i cittadini restano confinati nelle retrovie”.
Bracco insiste su un punto politico e simbolico: chi amministra non dovrebbe godere di privilegi, ma stare accanto ai cittadini, non davanti a loro. “A questo punto sorge spontanea una domanda: personale di chi? Noi amministratori rappresentiamo i cittadini, non siamo beneficiari di un privilegio individuale. È inaccettabile che, ogni anno, si continuino a creare eventi riservati a pochi, dove gli amministratori brindano sotto i fuochi – finanziati con risorse pubbliche – mentre i cittadini assistono da lontano, quasi a dover osservare i loro rappresentanti mangiare un gelato pagato da loro stessi”.
Non è la prima volta che Bracco contesta l’impostazione 'elitaria' di alcuni eventi pubblici. Già nel 2023 si era trovato escluso da un aperitivo inaugurale, sempre nell’ambito delle Vele d’Epoca, riservato a pochi selezionati ospiti. Quest’anno, quindi, ha deciso di non partecipare alla serata di gala, annunciando che sarà tra la gente, in piazza, “senza badge né pass”, per ribadire il suo ruolo di cittadino tra i cittadini:
“Chi rappresenta i cittadini ha il dovere di stare esattamente al loro fianco, non in un’area riservata. Organizzare eventi con fondi pubblici ed escludere la maggioranza dei cittadini è, a mio parere, un atto che definisco vergognoso. Io, sabato 6 settembre, sarò tra la gente. Solo così sento di onorare il mandato che mi è stato affidato. Perché io, come tutti gli altri, sono un cittadino. Non un privilegiato. Non un unto dal potere”, conclude Bracco.














