Calcio - 05 agosto 2025, 07:17

IL PUNTO. Imperia calcio, un'estate da crisi di nervi

Ma intanto non c'è il campo dove giocare e una dirigenza stabile che possa governare la società, mentre metà della rosa è in fuga

IL PUNTO. Imperia calcio, un'estate da crisi di nervi

Un'estate rovinata per i tifosi nerazzurri. Se a soli trenta chilometri si festeggiava l'arrivo di Del Piero jr, Djorkaeff e Gattuso, a Imperia di promesse di calcio neanche mezza. Anzi. Una società che di società non aveva più nulla, nessuna solidità economica (si confidava nell'aiuto dell'Ammnistrazione comunale)  , giocatori in fuga e tifoseria delusa per non dire sconcertata. 

Come sull'altalena tra un sì, un forse, un fra un 48 ore, poi 24, la ex gloriosa Imperia non ha mai trovato la pista del decollo finendo invece nelle sabbie mobili. Uno stucchevole gioco di sponda andato avanti per giorni, settimane e mesi che alla fine non ha portato alla 'novità' della staffetta alla guida tra Gramondo e Ramoino, con  Fabrizio Gramondo, però, ancora detentore della maggioranza delle quote.

Squadra che per un miracolo (e qui la volontà del sindaco Claudio Scajola si è rivelata determinante)  è stata iscritta al campionato di serie D, ma con quasi tutta la rosa in fuga verso altri lidi. Imperia entrata nella storia per aver militato in serie C ora si ritrova a scrivere un nuovo capitolo. La soluzione trovata in estremis  per non finire a gambe all'aria è, in realtà, un compromesso tra i vecchi dirigenti e i proprietari

Ora si riparte come  se si volesse nascondere la polvere sotto il tappeto? Perché i dubbi come le incertezze restano e sono evidenti. Manca una solidità economica, c'è una rosa da rifare completamente e ci si domanda se in tutto questo tourbillon se è stata trovata la soluzione del campo, cioè dove i nerazzurri incontreranno gli avversari del campionato ormai alle porte. 

Estate dalle nuvole nere, dall'amaro in bocca, dai colpi al cuore e dalla delusione di dover digerire addii di giocatori bandiera come il capitano Giglio e il bomber Scalzi. Difficile dire dunque che tipo di squadra scenderà nel rettangolo verde  il 24 agosto in Coppa Italia.  Si attendono giornate febbrili cercando di imboccare almeno questa volta la giusta strada della sopravvivenza. Lo pretendono i tifosi lo pretende la città.

Diego David

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