La montagna più alta della Liguria, il Monte Saccarello, si è animata oggi in una celebrazione unica che ha fuso insieme fede, storia e amore per il territorio. L'evento, denominato "Sciacarée – L’abbraccio del Cristo Redentore", è stata l’occasione per celebrare il 125° anniversario dell'innalzamento della statua e si inserisce in un contesto ancora più ampio: il Giubileo 2025 e il trentennale della legge quadro sulle aree protette della Liguria.
Ad organizzare la giornata che alle prime luci dell’alba era stata caratterizzata dal tempo incerto è stato il Parco delle Alpi Liguri in collaborazione con la Regione Liguria, la Diocesi di Ventimiglia-Sanremo e l’Associazione Festa del Redentore.

Un evento per ricordare il senso di fratellanza della comunità brigasca. L'iniziativa rientrava nel programma regionale "Un cammino nella storia e nella fede: percorsi giubilari nei Parchi liguri", che mette in connessione gli itinerari spirituali con il vasto patrimonio storico-ambientale e culturale delle aree protette.
Il Parco delle Alpi Liguri ha partecipato attivamente alla celebrazione, organizzando due escursioni guidate gratuite per raggiungere la vetta, una con partenza da Monesi di Triora e l’altra da Verdeggia.
Un'occasione per i partecipanti di vivere il percorso in modo consapevole e accompagnato, culminando nel momento centrale della festa. Un altro momento saliente della giornata è stata l’inaugurazione di una targa commemorativa in onore del Beato Tommaso Reggio, Arcivescovo di Genova.
La figura di Reggio è stata fondamentale, poiché sul finire del XIX secolo supportò attivamente il progetto che portò alla realizzazione e all'innalzamento della statua del Cristo Redentore sulla cima del Saccarello.
Il presidente dell'Ente Parco, Alessandro Alessandri, ha sottolineato l'importanza dell'appuntamento: "Non potevamo perdere questo appuntamento così sentito, perché rappresenta un momento di fede, ma anche di unione fra l'entroterra e la comunità. Un anniversario che, come recita il titolo, è un vero e proprio abbraccio fra il Parco e il territorio". L'evento di oggi è un esempio virtuoso di come la storia, la religione e la cultura possano essere promosse e valorizzate attraverso la fruizione sostenibile degli spazi naturali, invitando i visitatori non solo a conoscere il territorio, ma anche a farsi parte attiva della sua tutela e salvaguardia.














