Dal porto di Oneglia spariranno i silos del cemento. La delibera votata dalla maggioranza in consiglio comunale prevede, infatti, l’abbattimento delle strutture fisse presenti nel bacino commerciale.
La proposta, indirizzata a Regione Liguria, modifica il piano regolatore portuale: "Il documento non cambia le funzioni del porto, ciò che si poteva fare prima si potrà ancora fare-, dichiara il vicesindaco Giuseppe Fossati -. Cantieristica, passeggeri, deposito e movimentazione merci devono coesistere". Le attività di movimentazione e deposito di materiali, così, secondo l'Amministrazione, saranno possibili, ma “senza edifici fissi”.
"Solo partendo dai fatti e non dalle nostalgie si possono assumere decisioni giuste -interviene il sindaco, Claudio Scajola-. Il porto commerciale di Imperia ora è fermo, la stessa Compagnia è composta da quattro soci. Oggi quel lavoro è in gran parte assistenzialismo. Non stiamo mandando via nessuno, ma è finita una fase, ci auguriamo che quella successiva possa dare più lavoro. L'Amministrazione si impegna a tutelare i posti di lavoro". Il discorso del primo cittadino è stato più volte interrotto dalle proteste dei portuali e dei cittadini, che hanno assistito alla seduta, placate dal presidente del consiglio, Simone Vassallo, che ha chiesto l'intervento del personale della polizia locale, minacciando l'espulsione e la sospensione della seduta. L'intervento del consigliere Luca Volpe (Insieme con Scajola), che ha definito i presenti in aula "manovrati dalla minoranza", ha scatenato la reazione dell'uditorio.
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Il Partito Democratico, compatto, ha votato contro la pratica, sostenendo la necessità di sviluppare una multivocazionalità dello scalo- che combini turismo, pesca e commercio- ma senza condannare un intero settore. Il consigliere Ivan Bracco ha avanzato l'ipotesi di utilizzare la banchina oceanica, con un retro porto nell'ex Italcementi, chiedendo il ritiro della pratica, "salvo esporsi a ricorsi che dureranno anni nelle competenti sedi giudiziarie".
Fa eco la consigliera Laura Amoretti del gruppo Società Aperta-Imperia di tutti (applaudita dal pubblico): "Non si sta cancellando solo un pezzo importante della storia di Imperia, ma anche un futuro di lavoro e sviluppo economico". Anche il consigliere di Alleanza Verdi Sinistra, Lucio Sardi, ha contestato con veemenza l'impostazione della maggioranza, sottolineando "la scarsità di yacht sulla banchina e l'impossibilità di fare movimentazione di merci senza strutture fisse".
Il consigliere Davide La Monica (Avanti con Scajola) ha dichiarato: "Un'Amministrazione seria deve tutelare il lavoro, quell'area deve essere sfruttata meglio. Non è vero che il sindaco vuole un porto esclusivamente turistico, l'idea è quella di dare un futuro al multivocazionale, In quell'area sarebbe importante fare sorgere un hub per il trasporto di persone". La pratica è stata approvata con venti voti favorevoli e dieci contrari.