Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo consiliare Avanti con Scajola sindaco.
"Nel panorama politico locale, sempre più impegnativo per chi amministra con serietà, trasparenza e senso di responsabilità, assistiamo con crescente preoccupazione a un comportamento che oltrepassa i confini della normale dialettica democratica, trasformandosi in propaganda sistematica. Il consigliere di minoranza Ivan Bracco ha ormai ridotto il proprio ruolo istituzionale a una costante distorsione della realtà, fatta di notizie falsate, interpretazioni scorrette e proclami allarmistici, finalizzati unicamente a confondere i cittadini e alimentare il sospetto.
Non ci si può autoproclamare custodi della verità e della morale in virtù di un risentimento che traspare in ogni dichiarazione. L’aver indossato una divisa – per la quale nutriamo il massimo rispetto – non conferisce di per sé un’autorità assoluta, né trasforma ogni parola in una sentenza inconfutabile.
Per alimentare la propria sterile propaganda, Bracco utilizza con leggerezza parole cariche di storia e significato – Resistenza, Costituzione, Antimafia, Democrazia, Trasparenza – piegandole alla propria retorica per diffondere sospetti e affermazioni infondate. Temi fondamentali per la coscienza civile di questo Paese, che non possono e non devono essere svuotati del loro significato per diventare semplici slogan o strumenti di attacco personale. Private del contesto e della sostanza, queste parole perdono forza e diventano vuote, abusate, spogliate del loro autentico valore. Ed è proprio questo il vero oltraggio.
Lo abbiamo visto di recente nella clamorosa cantonata sulla vicenda dello steward a bordo del bus a guida autonoma, smentita in modo netto e documentato dagli stessi tecnici coinvolti. Stesso copione nel caso del bilancio di Riviera Trasporti: Bracco ha parlato di un presunto peggioramento debitorio basandosi su una lettura superficiale – non compresa o, peggio, volutamente distorta – dei documenti. Anche in questo caso, le sue affermazioni sono state smentite da spiegazioni puntuali e dettagliate fornite dal presidente della società. Parole forti, accuse gravi, ma ancora una volta prive di fondamento. Il consigliere di minoranza dimentica di che colore era la governance della Riviera Trasporti nel decennio precedente.
Il tanto sbandierato “lavoro di studio e acquisizione della verità” si è tradotto in una notizia falsa, facilmente smentibile attraverso un documento pubblico di immediata reperibilità.
Nel frattempo, continua un sistematico ostruzionismo, finalizzato unicamente a ostacolare lo sviluppo e il rinnovamento della città. Emblematico, in tal senso, è l’accanimento reiterato nei confronti del porto turistico e della relativa concessione portuale.
Questo non è controllo. Non è opposizione. È populismo istituzionalizzato: una strategia personale fondata sull’allarmismo, sulla sfiducia e sulla delegittimazione. È una politica che vive solo di sospetti e slogan, senza alcuna capacità propositiva o costruttiva. Chi siede in Consiglio Comunale ha il dovere di essere esempio di correttezza, misura e competenza. Non si può continuare a brandire il proprio passato lavorativo per giustificare affermazioni false o fuorvianti, né si possono ridurre i grandi valori della democrazia a strumenti di polemica personale.
Noi continueremo a lavorare con responsabilità, dicendo le cose come stanno, anche quando non è facile. Perché amministrare è difficile, ma disinformare è facile – e altrettanto pericoloso. E quando la disinformazione proviene da chi dovrebbe rappresentare i cittadini, il danno è doppio.”






