Gli utenti di Rivieracqua non dovranno più pagare le maxibollette idriche legate ai controversi conguagli retroattivi degli anni passati. Lo ha deciso Arera – l’Autorità nazionale per la regolazione di energia, reti e ambiente – con una delibera che approva le nuove tariffe proposte dall’Ato idrico imperiese, ma esclude espressamente il recupero dei conguagli pregressi, pari a 3.955.271 euro. Gli importi già riscossi o inseriti in bolletta dovranno dunque essere restituiti agli utenti.
Il provvedimento è stato adottato a seguito di un ricorso presentato dall’avvocato Enrico Panero, che ha sollecitato l’intervento dell’Autorità a tutela dei cittadini colpiti dalle bollette anomale. Arera ha accolto le contestazioni, imponendo la cancellazione dei conguagli retroattivi relativi al biennio 2020-2021 e il ricalcolo degli importi futuri secondo criteri più equi e trasparenti.
Nello specifico, la delibera esclude dall’aggiornamento tariffario gli anni 2020 e 2021, in quanto già fatturati sulla base del consumo minimo impegnato per le utenze non domestiche. Annulla i conguagli da quasi 4 milioni di euro che si intendeva recuperare dopo il 2029, imponendo invece la restituzione progressiva di tali somme a partire dal 2026. Approva le nuove tariffe per il periodo 2024-2029. Richiede la revisione del sistema tariffario, con l’adozione del criterio pro capite per la parte variabile della bolletta, in modo da riflettere il numero effettivo dei componenti familiari. Invita infine l’Ente di governo dell’ambito a garantire il riequilibrio economico-finanziario della gestione, pur nel rispetto della restituzione agli utenti.
Arera sottolinea che le tariffe devono essere aggiornate nel rispetto della qualità tecnica del servizio e che eventuali future modifiche dovranno passare attraverso una verifica biennale. Si tratta di una vittoria importante per i cittadini dell’Imperiese, che non solo vedranno scomparire le maxibollette, ma potranno anche contare su un meccanismo di calcolo più giusto e proporzionato alle reali condizioni familiari e ai consumi. Un segnale chiaro anche per il gestore Rivieracqua S.p.A., chiamato ora a operare nel rispetto delle nuove linee guida, con maggiore attenzione alla trasparenza e alla sostenibilità sociale delle tariffe.
In sintesi, il risultato è che gli utenti non pagheranno importi che il gestore aveva inizialmente previsto di recuperare in bolletta. Alcune componenti generano addirittura crediti a favore dell’utenza, cioè riduzioni future nelle bollette. ARERA controllerà la dinamica del moltiplicatore tariffario per il 2024–2029, contenendo gli aumenti per evitare impatti tariffari eccessivi, pur mantenendo l’equilibrio economico-finanziario della gestione. ARERA, con questa delibera stabilisce un maggior controllo e trasparenza sulla qualità del servizio ed ha introdotto obiettivi precisi di qualità tecnica e contrattuale, soggetti a premi o penalità. Questo spinge il gestore a migliorare il servizio (meno perdite idriche, risposte più rapide, miglior depurazione, ecc.). L’Autorità ha, infine, annunciato verifiche ispettive e controlli per garantire l’uso corretto dei fondi e l’affidabilità dei dati, tutelando così direttamente gli interessi degli utenti
Sotto la delibera














