Sotto il sole cocente, largo Nanollo Piana a Imperia si trasforma in un girone infernale. Cittadini e pendolari attendono per ore autobus che non arrivano, o che, quando finalmente si presentano, sono autentiche trappole di calore: aria condizionata guasta, finestrini sigillati, temperature interne che sfiorano i 40 gradi.
Ma la domanda che in molti si pongono è: che fine hanno fatto i nuovi autobus elettrici? Quelli annunciati in pompa magna, presentati come il simbolo della mobilità sostenibile del futuro? La risposta lascia increduli: sono già guasti. Lo conferma anche il presidente di Riviera Trasporti Maurizio Temesio: "I nuovi mezzi sono stati ritirati e restituiti al produttore a causa di guasti coperti da garanzia, senza che abbiano mai realmente percorso chilometri in servizio".
Nel frattempo, la realtà per i cittadini è drammatica. I pochi autobus in circolazione, continuano a saltare corse, per esempio, per Caramagna, sono mezzi vecchi, con un’età media di oltre dieci anni, progettati per funzionare con l’aria condizionata ma quasi sempre senza impianti attivi "in quanto -precisa Temesio - le officine di già sottodimensionate sono in carenza cronica di personale e non riescono a stare dietro alle continue emergenze".
Gli autisti, in molti casi, si rifiutano di partire temendo malori per le condizioni estreme nell’abitacolo. Il risultato? Corse cancellate, ritardi continui e interi quartieri lasciati scoperti. La Riviera Trasporti riesce a garantire solo alcune linee, lasciando per strada anziani e lavoratori costretti a sopportare un servizio al limite del collasso.
Com’è possibile che mezzi nuovi, ecologici e costosi, siano diventati inservibili prima ancora di entrare in funzione? Una domanda che attende risposte.