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Calcio | 03 luglio 2025, 15:24

Crisi Imperia Calcio, dopo 17 anni lascia anche Mariano Vacca: “Non c’erano più i presupposti per continuare”

Il dirigente storico del settore giovanile neroazzurro approda alla Golfodianese insieme al collaboratore Massimo Dallocchio, “le ultime due stagioni un calvario"

Massimo Dallocchio a destra e Mariano Vacca alla corte del presidente Sciandino

Massimo Dallocchio a destra e Mariano Vacca alla corte del presidente Sciandino

Dopo 17 anni di dedizione, passione e sacrifici, Mariano Vacca dice addio all’Imperia Calcio. Una separazione sofferta, ma inevitabile, causata da una crisi societaria sempre più profonda che non sta risparmiando nemmeno il settore giovanile. Vacca, volto storico del vivaio neroazzurro e coordinatore dell’attività di base, ha ufficializzato il suo passaggio alla Golfodianese, portando con sé anche il collaboratore di fiducia, Massimo Dallocchio.

“Ho sacrificato metà della mia vita per l’Imperia, ma non c’erano più i presupposti per continuare questa avventura”, dichiara  Vacca con amarezza ma anche con la serenità di chi ha provato fino all’ultimo a tenere in piedi un progetto. “Avevo detto che avrei aspettato fino al 2 luglio, poi sarei andato via. Così è stato. Le ultime due stagioni sono state un calvario. Il silenzio, l’assenza di un progetto, l’abbandono del settore giovanile, non si poteva più andare avanti".

 “Tutti aspettavamo l’ingresso in società di Giuseppe Ruggieri, che avrebbe potuto dare una svolta concreta. Ma questo passaggio non è mai avvenuto, e tutto è rimasto fermo, immobile”.

“A Diano Marina ho trovato una realtà completamente diversa –continua Vacca –. Sono stato accolto con entusiasmo dal presidente Paolo Sciandino e dal dirigente Giuseppe Ardissone. C’è un’organizzazione seria, una struttura funzionale, e soprattutto una visione. Questo mi ha convinto a iniziare un nuovo percorso con la Golfodianese”.

La partenza di Vacca rappresenta un duro colpo per l’Imperia, già alle prese con difficoltà strutturali e organizzative che hanno investito l’intero comparto calcistico. La società, che negli anni ha rappresentato un punto di riferimento per il calcio giovanile provinciale, oggi si ritrova a fare i conti con una diaspora di figure storiche e una mancanza di direzione evidente.

Diego David

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