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Economia | 25 giugno 2025, 12:12

Estate 2025, gli italiani guardano all’estero e organizzano viaggi intelligenti all’insegna della sicurezza

L’estate 2025 è ormai ai nastri di partenza e gli italiani hanno già mostrato in maniera evidente quali saranno le tendenze viaggio dei prossimi mesi.

Estate 2025, gli italiani guardano all’estero e organizzano viaggi intelligenti all’insegna della sicurezza

Secondo un’indagine condotta da Hopscotch Tourism, tramite la piattaforma cloud-based Travellize, i turisti nostrani stanno progressivamente riscrivendo il proprio calendario ferie e, insieme a questo, anche i propri orizzonti.

L’Italia resta ancora oggi una delle scelte principali per le vacanze lunghe di almeno 5 notti, con il 39,4% delle preferenze, seguita dalle destinazioni nel resto del mondo, che si attesta sul 35,17%, e dall’Europa, con 30,41%

Tuttavia, questa fotografia generale è destinata a cambiare già dal mese di giugno. 

Proprio durante questo mese si assiste a una vera e propria inversione di tendenza, che vede le destinazioni italiane scendere al 19,5% tra le preferenze, superata dal lungo raggio, che balza al 22,49%. 

L’Europa, in particolare, tiene duro con un buon 18,02%, ma l’elemento chiave è che i viaggi extra-UE stanno guadagnando terreno, grazie soprattutto alla stagionalità favorevole per le mete esotiche e al peso crescente delle lune di miele.

L’estate 2025, in ogni caso, si conferma come il periodo d’oro per il turismo internazionale, spinto, soprattutto, dalle cerimonie nuziali che vedono negli USA, Caraibi, Africa e nel Sudest asiatico le mete più romantiche e suggestive. Tutto questo, prevalentemente nel mese di giugno.

A luglio, invece, la situazione sembra riequilibrarsi, l’Europa passa in testa con il 18,74%, mentre, agosto, da sempre considerato il mese clou per le partenze, perde il suo ruolo dominante e mostra una distribuzione omogenea tra chi resterà in Italia, e chi viaggerà all’estero, oltre il 35%.

Ciò che stupisce, guardando i dati, riguarda una vera e propria estensione del periodo delle vacanze anche a settembre, quando molti italiani si sposteranno per le loro ferie, preferendo l’Europa alle grandi distanze.

Al di là della stagionalità, che si sta spostando sempre più di frequente verso le ultime settimane estive, ciò che marca una distinzione, rispetto al passato, riguarda la motivazione che spinge tanti vacanzieri a scegliere una meta piuttosto che un’altra.

Il mare resta senza dubbio una costante, ma cresce a dismisura l’attrattiva per la montagna internazionale, che intercetta oltre 3 milioni di italiani al mese e tocca il suo picco proprio a settembre. Anche le città si impongono come attrattori importanti, generando flussi turistici tra i 2 e i 3 milioni di persone al mese.

Sul piano qualitativo, invece, si assiste a un vero e proprio shift esperienziale. Il turismo culturale, per volumi, supera quello di lusso e l’enogastronomia diventa un driver trasversale per i viaggiatori di fascia alta. In particolare, le destinazioni long haul sono sempre più scelte sia per il relax, che per la possibilità di scoprire identità locali attraverso il cibo, le tradizioni e le pratiche autentiche. 

I viaggiatori, in altre parole, cercano esperienze complete, personalizzabili, e spesso complesse dal punto di vista logistico.

Questo nuovo modo di viaggiare, però, comporta un maggiore bisogno di organizzazione, pianificazione e protezione. Aumentano i rischi legati a spostamenti multipli, cambi improvvisi nei programmi, esigenze sanitarie impreviste o semplicemente la necessità di gestire ritardi, smarrimenti e imprevisti climatici.

La spiccata preferenza per le vacanze esperienziali, di fatto, affascina, ma espone anche a maggiori rischi e imprevisti sulla tabella di marcia o vivendo le esperienze stesse.

Quando si pianifica un viaggio importante, infatti, magari con volo intercontinentale, prenotazioni multiple, escursioni o attività all’aperto, è indispensabile mettere in conto anche l’imprevisto. Basta un piccolo contrattempo,  un malanno, un impegno lavorativo, una cancellazione aerea,  per ritrovarsi a dover riprogrammare o addirittura annullare tutto. E non è difficile immaginare quanto questo possa incidere, non solo sul morale, ma anche sul portafoglio.

In questo senso, gli italiani si sono mostrati altamente lungimiranti, scendo sempre più di frequente l’attivazione di una polizza viaggio, soprattutto quando si punta a mete estere, destinazioni di montagna o vacanza organizzate a puntino.

Imaway, tra le compagnie che propongono pacchetti di assicurazione viaggio, si candida come una delle più allineate a queste nuove esigenze turistiche, soprattutto nella sua formula TOP

La versione Top del pacchetto Imaway è pensata proprio per offrire una copertura a 360 gradi, con massimali elevati e servizi inclusi, che fanno la differenza. 

Chi parte per l’estero può trovare rassicurazione nel sapere che in caso di problemi di salute, anche seri, si è coperti con un massimale sanitario fino a 5 milioni di euro, con possibilità di pagamento diretto delle spese ospedaliere. 

Ciò che però rende la formula Top davvero interessante per questa stagione è la parte legata all’annullamento del viaggio. Se qualcosa va storto prima della partenza, la polizza consente di recuperare buona parte dei costi sostenuti, compresi voli e alloggi, senza lunghe trafile burocratiche.

Ecco allora che, nella prospettiva di un’estate costellata da viaggi prenotati con largo anticipo e destinazioni multiple, la possibilità di avere questa copertura è più che una garanzia, fino a diventare uno stile di viaggio, intelligente, sicuro e che dona vero senso di libertà e spensieratezza.

In fondo, la vera novità di quest’anno non è tanto dove si va, ma come si sceglie di viaggiare e la tendenza è chiara, l’esperienza conta, ma conta anche proteggere quell’esperienza.










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