Si accende lo scontro politico nel capoluogo dove gli autovelox rischiano di diventare il centro di una controversia dalle potenziali ricadute legali e amministrative. Dopo l’entrata in vigore delle nuove direttive del Ministero dei Trasporti, che impongono criteri più rigidi per l’installazione dei dispositivi di controllo della velocità, l’assessore alla viabilità del Comune di Imperia ha dichiarato a LaVoce di voler “tirare dritto”, sostenendo che gli impianti attivi sul territorio comunale sarebbero già in regola. Una posizione che non ha convinto il consigliere comunale del Partito Democratico Ivan Bracco, il quale ha deciso di rivolgersi direttamente al prefetto Valerio Massimo Romeo con una richiesta formale di verifica.
Nel testo della lettera, Bracco scrive: “A seguito dell’entrata in vigore del decreto e delle precedenti segnalazioni riguardanti l’utilizzo degli autovelox nel Comune di Imperia, si chiede alla di verificare se gli impianti funzionanti rispettino quanto indicato nella normativa in oggetto. Evidenzio che quelli installati nel tratto di via Goffredo Alterisio e via Nazionale parrebbero non rispettare l’indice di mortalità previsto, né la distanza minima tra impianti, oltre a risultare privi di omologazione.”
Una denuncia netta che getta ombre pesanti sull’intera rete di rilevamento velocità presente sul territorio comunale. Se le irregolarità fossero confermate, si aprirebbe un fronte delicato: multe potenzialmente annullabili, ricorsi a valanga e una questione legata alla legittimità delle entrate registrate finora dal Comune.
Il nuovo decreto ministeriale stabilisce infatti che i dispositivi possano essere installati solo su tratti di strada con elevato tasso di incidentalità, debbano rispettare precise distanze tra loro e possedere specifica omologazione tecnica. Requisiti che, secondo Bracco, non sarebbero stati rispettati in almeno due dei tratti monitorati a Imperia.