La pazienza degli imperiesi sembra essere arrivata al capolinea. Negli ultimi giorni, il malcontento ha cominciato a ribollire e ora è esploso con tutta la sua forza: i cosiddetti 'semafori intelligenti', installati con grandi promesse sul ponte Impero e in piazza Dante, stanno paralizzando la viabilità cittadina, trasformando spostamenti brevi in veri e propri viaggi della speranza. E tra i due, il più criticato è proprio quello del ponte Impero.
File chilometriche, clacson impazziti, nervi a fior di pelle. Scene da metropoli congestionata, altro che tranquilla cittadina di provincia. Il paradosso? Doveva essere l’innovazione a migliorare la situazione. Invece, pare proprio che l’intelligenza artificiale – quella che avrebbe dovuto regolare meglio i flussi di traffico – stia creando più problemi che soluzioni.
“È un inferno a qualsiasi ora – sbotta un automobilista fermo sotto al sole – e pensare che prima, con un vigile, in qualche modo si andava avanti. Ora ci sentiamo in trappola.” Un sentimento condiviso da tanti, troppi cittadini che si sono rivolti alla redazione de La Voce per lanciare un appello chiaro e semplice al Comune: “Spegnete i semafori, almeno per un paio di giorni. Fate una prova. E vedrete che noi cittadini sappiamo regolarci meglio da soli, magari con l’aiuto di un vigile come si faceva una volta”.
Una proposta che suona come una sfida: intelligenza artificiale contro intelligenza... umana. E, al momento, i punti sembrano andare tutti alla seconda.
In una città già provata da cantieri infiniti e infrastrutture ballerine, anche questo esperimento tecnologico rischia di diventare l’ennesima scivolata amministrativa. La sensazione, neanche troppo velata, è che qualcuno abbia voluto fare bella figura con soluzioni futuristiche, dimenticando di chiedersi se fossero davvero adatte alla realtà imperiese.
