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Cronaca | 30 maggio 2025, 13:59

Elezione Scajola a rischio? La Cassazione decide sul ricorso che potrebbe invalidare anche le maxibollette idriche

Il 10 giugno la Suprema Corte si pronuncerà sull'impugnazione presentata da Luciano Zarbano e Ivan Bracco

Elezione Scajola a rischio? La Cassazione decide sul ricorso che potrebbe invalidare anche le maxibollette idriche

La disputa nata a Imperia dopo le elezioni amministrative del 15 e 16 maggio 2023  tornerà presto davanti alla Corte di Cassazione che sarà chiamata  a pronunciarsi il 10 giugno prossimo sulla "corretta identificazione del destinatario del ricorso elettorale" presentato dai candidati sindaci Luciano Zarbano (Impera Senza Padroni) e  Ivan Bracco (Centrosinistra) contro il sindaco che era stato eletto, Claudio Scajola, per la coalizione civica di Centrodestra.

La Suprema Corte  sarà chiamata a decidere se è stata corretta l'elezione del destinatario del ricorso presentato da Zarbano e Bracco. Come conseguenza potrebbe essere anche valutata la nomina di Commissario dell'ATO Idrico. Nel caso di acclarata nomina in violazione di legge, secondo alcune interpretazioni, decadrebbero anche le maxibollette come tutti gli altri atti, compreso l'ingresso del socio privato Acea Molise

"Secondo la ricostruzione degli atti -scrive la Procura generale della Cassazione -    il ricorso deve essere considerato diretto esplicitamente contro la persona fisica di Claudio Scajola e non contro il Comune. A confermarlo è l’indicazione del codice fiscale del convenuto, l’indirizzo di residenza riportato nell’atto introduttivo e la doppia notifica effettuata: una presso la sede comunale, dove il sindaco esercita la sua funzione, e l’altra direttamente presso la sua abitazione privata.

"Nel testo del ricorso verrà inoltre specificata la richiesta di fissazione di udienza nei confronti del 'dottor Claudio Scajola' con tanto di codice fiscale e residenza, elemento che rafforza l’interpretazione secondo cui l’azione legale non sarà rivolta all’ente locale ma esclusivamente al sindaco eletto".

Il Tribunale,  in primo grado aveva già riconosciuto correttamente la contumacia di Claudio Scajola, mentre la Corte d’Appello ha errato nel ritenere che il ricorso fosse indirizzato al Comune di Imperia. Proprio per questa divergenza viene richiesto di cassare la sentenza d’appello, accogliendo il ricorso presentato da Zarbano e Bracco e respingendo i motivi del ricorso principale sollevati dal primo cittadino.

Ora occorre attendere se la Corte di Cassazione deciderà o meno di  rinviare alla Corte d’Appello di Genova la trattazione della causa per un nuovo esame del caso. Nel caso  la legittimità del ricorso potrebbe rimettere in discussione l’elezione a sindaco di Claudio Scajola e aprire scenari inediti per l’amministrazione cittadina.

Diego David

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