Per la nostra nuova rubrica Sotto la lente, abbiamo seguito la consigliera del Partito Democratico Loredana Modaffari in un viaggio a Caramagna, un quartiere che sembra essere uscita dal radar delle amministrazioni comunali da anni. Un tour amaro tra strade dissestate, degrado ambientale e sicurezza stradale inesistente.
Viabilità al collasso. Via Marte, via Siccardi (lungo la variante lodevolmente completata un paio di anni fa ma non resa ancora fruibile in maniera compiuta) via Airenti: tre nomi che per i residenti suonano come una condanna quotidiana. Via Airenti, in particolare, si presenta come una vera e propria terra di nessuno. E che dire di via San Bartolomeo? Le piogge la trasformano regolarmente in un fiume di fango, con buche talmente profonde da rappresentare un pericolo costante per automobilisti e motociclisti.
Il video
Fogna a cielo aperto. Il tratto più surreale del nostro sopralluogo è stato via Airenti, dove la presenza di una fogna a cielo aperto lascia attoniti. In un paese civile, ci si aspetterebbe almeno un intervento d’urgenza, ma a Caramagna la normalità sembra essere il disastro.
Strade abbandonate. Non va meglio in via Cantalupo e in Strada Ciosa, che mostrano gli stessi segni di incuria. Ma il colmo si tocca all'incrocio tra via Siccardi e via Dolcedo, dove un guardrail danneggiato è stato 'riparato' — si fa per dire — con del nastro adesivo e legato alla recinzione di una proprietà privata. Una soluzione potenzialmente pericolosa, che espone chiunque transiti da lì a rischi gravissimi.
Un film già visto, che continua a ripetersi. I problemi sono noti da tempo, e si trascinano da amministrazione a amministrazione, senza mai trovare una soluzione. Tante promesse, pochi interventi. I cittadini, stanchi e arrabbiati, chiedono non miracoli ma normalità: strade percorribili, fogne coperte, sicurezza garantita.
Caramagna non vuole più essere un quartiere dimenticato. E La Voce continuerà (come altri quartieri e situazioni di degrado) a metterlo Sotto la lente.