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Economia | 23 maggio 2025, 07:00

Champions League: perché l'Inter deve crederci

Il 31 maggio l'Inter si prepara a scendere in campo per la finale di Champions League contro il PSG all'Allianz Arena di Monaco di Baviera, in quella che rappresenta la settima, storica, apparizione nell'atto conclusivo della massima competizione europea per il club nerazzurro

Champions League: perché l'Inter deve crederci

Il 31 maggio l'Inter si prepara a scendere in campo per la finale di Champions League contro il PSG all'Allianz Arena di Monaco di Baviera, in quella che rappresenta la settima, storica, apparizione nell'atto conclusivo della massima competizione europea per il club nerazzurro. La squadra di Simone Inzaghi si trova di fronte all'occasione  di sollevare il quarto titolo continentale, dopo le indimenticabili imprese del 1964, 1965 e 2010, a soli due anni di distanza dall'emozionante finale disputata e persa contro il Manchester City. I risultati eccezionali ottenuti nella nuova fase a girone unico della competizione e il cammino straordinario che ha condotto fino alla finale dimostrano come questa Inter possieda tutte le credenziali per puntare con decisione alla vittoria finale, anche se i bookmakers danno una sostanziale parità nelle quote della sfida.

Un percorso europeo di qualità

Prima di analizzare i motivi che possono far pensare in maniera positiva i tifosi della squadra nerazzurra, è opportuno esaminare il percorso effettuato fino a questo punto della stagione. La squadra di Inzaghi ha scolpito un percorso di solidità e qualità inconfutabili nel nuovo formato della Champions League 2024-25, chiudendo la fase a girone unico al quarto posto con ben 19 punti, di cui sei vittorie, un pareggio combattuto e una sola sconfitta.

Il percorso dei nerazzurri è stato costellato da prestazioni di altissimo livello, a cominciare dal pareggio all'Etihad Stadium contro il Manchester City, allora campione in carica. La squadra ha poi inanellato una serie di vittorie significative contro formazioni Stella Rossa (4-0), Arsenal (1-0) e RB Lipsia (1-0), mettendo in mostra una solidità difensiva quasi insuperabile, con appena 1 gol subito in 8 partite disputate. Tale rullino di marcia ha evidenziato che l'Inter è ormai una realtà consolidata nel panorama calcistico europeo, pienamente in grado di competere alla pari con le migliori squadre del continente e di esprimere un calcio efficace su ogni terreno di gioco.

L'esperienza come fattore determinante

Il girone unico, è quindi, una solida base da cui partire per estendere il ragionamento sulle possibilità reali della squadra di vincere la coppa. Uno dei parametri ulteriori che possiamo identificare è l'esperienza accumulata negli ultimi anni in Champions League. A differenza del PSG, che vanta una sola finale nella sua storia, quella persa nel 2020 contro il Bayern Monaco, i nerazzurri possono contare su una tradizione gloriosa nella competizione, con sei finali già disputate e tre trofei alzati al cielo. La recente esperienza nella finale di Istanbul del 2023, seppur conclusa con una sconfitta, rappresenta un bagaglio inestimabile per affrontare l'appuntamento di Monaco con una consapevolezza e una maturità superiori. Come lucidamente sottolineato dal presidente Giuseppe Marotta: "Questo gruppo ha iniziato ad acquisire maggiore consapevolezza quando ha giocato la finale di Istanbul. La squadra è insieme da quattro anni, ha acquisito fiducia in sé stessa e affiatamento ed è stata ben coordinata dall'allenatore". Questa maturità europea, costruita attraverso successi esaltanti e delusioni formative, potrebbe rivelarsi il fattore decisivo nell'appuntamento più cruciale della stagione.

Nonostante la parità nelle quote stabilita dai principali bookmaker, alcuni portali specializzati in analisi calcistiche e scommesse offrono letture interessanti sulle dinamiche della finale. Tra questi, come riportato da bottadiculo.it, sito riconosciuto per la qualità dei suoi pronostici e dei consigli per gli appassionati di sport, l'Inter viene spesso indicata come squadra più solida dal punto di vista collettivo rispetto al PSG, forte di un percorso costruito su basi tecniche ed emotive più consolidate. Questo tipo di valutazioni contribuisce a rafforzare la percezione che i nerazzurri abbiano tutti gli strumenti per giocarsi le proprie carte con determinazione e lucidità.

La forza del progetto Inzaghi

L'impronta lasciata da Simone Inzaghi rappresenta un ulteriore elemento cardine per le ambizioni nerazzurre in campo europeo. Il tecnico piacentino ha sapientemente modellato una squadra dotata di un'identità di gioco precisa e immediatamente riconoscibile, capace di adattarsi a diversi avversari senza mai snaturare i propri principi fondamentali. Come evidenziato ancora da Marotta: "Inzaghi è il centro del nostro modello, supportato dalla dirigenza e dalla nuova proprietà, sempre presente anche se silenziosamente. Questa vittoria appartiene a tutti, ma l'architetto principale è sicuramente il mister". La crescita tecnica e tattica esponenziale mostrata dall'Inter negli ultimi anni ha permesso alla squadra di affermarsi "tra le migliori squadre d'Europa con grande merito e determinazione". La capacità di Inzaghi di valorizzare ogni singolo elemento dell'organico, forgiando un collettivo unito e profondamente consapevole dei propri mezzi, costituisce una garanzia solida in vista della finale. L'Inter, forte di un percorso costruito con dedizione nel tempo, ha tutte le ragioni per credere con fermezza nella conquista della Champions League, coronando così un progetto sportivo che l'ha riportata stabilmente ai massimi livelli del calcio europeo. Ci sono ovviamente anche delle variabili imponderabili in una finale, ma Inzaghi ha solide basi su cui fondare il suo ottimismo.








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