Importante momento di sintesi per la Struttura Complessa di Pneumologia dell’Ospedale di Imperia. Questa mattina, il primario, dottor Claudio De Michelis, ha illustrato ai media il bilancio delle attività svolte e i traguardi raggiunti, ponendo l'accento su come la struttura sia ormai un riferimento consolidato non solo a livello provinciale, ma anche nazionale. "In questi anni – ha spiegato De Michelis – abbiamo realizzato una crescita significativa sia sul piano tecnologico sia su quello dell'organizzazione dei percorsi diagnostici e terapeutici, con un impatto concreto e positivo sulla salute respiratoria della nostra popolazione".
Tra le principali novità introdotte, spicca l’acquisizione della nuova strumentazione per tecniche di video-endoscopia polmonare con sistema ecografico endo-bronchiale (EBUS), che consente diagnosi più accurate e precoci, in particolare per le neoplasie toraciche.
Nel dettaglio, per quanto riguarda le attività diagnostiche, la Pneumologia ha sviluppato due aree fondamentali: la diagnostica endoscopica toracica e quella funzionale respiratoria. "Negli anni – ha proseguito De Michelis – abbiamo costruito un team multidisciplinare composto da Specialisti, Infermieri e Tecnici che ci ha permesso di eseguire tutte le procedure necessarie per un inquadramento completo delle malattie respiratorie, dall’insufficienza respiratoria all’asma grave, fino ai disturbi respiratori del sonno".
A questo proposito, la Pneumologia di Imperia è stata riconosciuta dalla Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) come struttura formativa per il Master universitario in Disturbi Respiratori nel Sonno, confermando la sua valenza anche in ambito accademico.
Sul fronte assistenziale, il reparto è suddiviso in diverse sezioni capaci di rispondere a bisogni differenziati: 14 posti letto per pazienti autonomi con patologie acute, 7 posti in UTSR (Unità di Terapia Semi Intensiva Respiratoria), unica struttura del genere riconosciuta in Liguria, e una stanza dedicata ai pazienti con malattie neuromuscolari, come la SLA, attiva da oltre dieci anni. "Trattiamo tutte le malattie respiratorie acute –ha precisato il primario – e l’UTSR fornisce un supporto fondamentale anche per pazienti gravi provenienti da reparti di Rianimazione delle ASL 1 e 2".
Il Day Hospital rappresenta un'altra eccellenza della struttura, offrendo percorsi diagnostico-terapeutici personalizzati per pazienti non acuti ma con bisogni complessi, gestiti interamente dal team dedicato. Numerosi anche gli ambulatori specialistici attivati: dall’Insufficienza Respiratoria cronica alle Malattie Interstiziali Polmonari, fino ai Disturbi del Sonno e alla Riabilitazione Respiratoria. Tutte attività integrate in percorsi condivisi con altre unità operative, come Oncologia, Radiologia, Anatomia Patologica, Chirurgia Toracica e Rianimazione, in una logica di approccio multidisciplinare.
Una precisazione importante riguarda la gestione delle urgenze diagnostiche: "Grazie al nostro sistema interno di prenotazione e triage clinico – ha evidenziato De Michelis – tutte le richieste con priorità urgente vengono soddisfatte al massimo entro 9 giorni. Questo è un dato reale e costante, in netto contrasto con le tempistiche indicate da un algoritmo regionale, che segnala attese fino a 180 giorni e che non rispecchia affatto l’effettiva capacità di risposta del nostro reparto. Su questo punto sono personalmente molto contrariato, perché tali indicazioni rischiano di minare la fiducia dei cittadini verso un servizio che, al contrario, funziona in modo efficiente".
Infine, come ricordato anche dalla Direttrice Generale di ASL1 Maria Elena Galbusera, “l’arrivo della nuova tecnologia EBUS rafforza ulteriormente il ruolo della Pneumologia imperiese come centro di riferimento per la diagnosi e la cura delle patologie polmonari. Un'offerta virtuosa, costruita nel tempo grazie al lavoro di squadra e alla sinergia con il sistema formativo universitario regionale”.