Con la nuova stagione e soprattutto nel secondo lungo ponte festivo l’associazione Communitas Diani rinnova l’atteso appuntamento con gli “Incontri di primavera”, un’iniziativa culturale che intende valorizzare il patrimonio storico, artistico e religioso del territorio dianese. Al via la terza edizione con un’apertura straordinaria di grande interesse. Domenica 27 aprile alle 16 è in programma la visita guidata alla chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari a Diano Castello.
Un’occasione unica per ammirare da vicino uno dei gioielli architettonici del ponente ligure, che ci riporta indietro nel tempo, fino al XVIII secolo, epoca in cui fu realizzata la chiesa nella forma che ancora oggi affascina i visitatori.
L’edificio, imponente e armonioso, è orientato verso il mare, un dettaglio che ne accresce il fascino e che culmina nella maestosa facciata e nel caratteristico campanile, sormontato da una singolare balconata. Durante la visita sarà possibile scoprire non solo la bellezza architettonica dell’edificio sacro, ma anche la sua storia travagliata: il terremoto che colpì la zona nella seconda metà dell’Ottocento rese necessari importanti lavori di restauro e il rifacimento della volta, che tuttavia non snaturarono l’impianto originario settecentesco.
Gli “Incontri di primavera” sono un modo per vivere il territorio con uno sguardo più consapevole, attraverso il dialogo tra passato e presente, tra spiritualità, arte e memoria. La partecipazione è libera e aperta a tutti: appassionati di storia locale, turisti, cittadini curiosi e chiunque desideri riscoprire le radici di un luogo che ha ancora molto da raccontare. Ma non è tutto.
Domenica 25 maggio alle 16 è previsto un altro evento altrettanto interessante: la visita della chiesa parrocchiale di Diano Borello frazione di Diano San Piero. Il luogo di culto, un vero e proprio gioiello dell’entroterra, custodisce all’interno lo splendido politico che mostra in posizione centrale attorniato da santi, l’arcangelo Michele patrono dell’edificio raffigurato con l’ armatura nell’atto di uccidere il drago. In quell’occasione sarà possibile osservare le possenti colonne che dividono le navate, le numerose opere che spiccano dalle cappelle laterali, il pulpito marmoreo posto al lato del presbiterio.