Attualità - 24 aprile 2025, 20:05

Referendum parcheggi blu Imperia, il Comitato accusa il Comune di fare cassa e di ostacolare il voto

Respinte le accuse di ritardi e si imputa la mancata coincidenza con l'appuntamento referendario nazionale di giugno alla "lentezza della politica"

Il Comitato Promotore del Referendum sul piano della sosta rompe il silenzio prima della seduta del consiglio comunale del 28 aprile, per rispondere alle dichiarazioni della maggioranza e chiarire la propria posizione sull’iter referendario.

"Abbiamo atteso finora – si legge nel comunicato – ma le recenti reazioni ci costringono a intervenire". Il Comitato accusa apertamente l’Amministrazione comunale di aver trasformato il piano della sosta in uno strumento per fare cassa, affermando che “finalmente cala la maschera” con l’ammissione che le risorse servono a finanziare servizi pubblici. Un'accusa rafforzata dal confronto con il costo annuo del parcheggio per i residenti, pari a 715 euro: "Nessun’altra città italiana chiede cifre simili per permettere a chi lavora o abita in zona di parcheggiare", attacca il Comitato, che ironizza sulla qualità dei servizi offerti in cambio.

Altro tema scottante è l’uso degli autovelox, definiti “non omologati e quindi illegali”, in contrasto con il richiamo al rispetto delle norme spesso ribadito dall’Amministrazione: "Non può esistere un rispetto delle regole a senso unico", si legge nel documento.

Il Comitato si sofferma anche sulla tempistica del referendum, che non potrà essere accorpato alle consultazioni nazionali di giugno: "Se siamo arrivati in ritardo, è perché la politica ha impiegato nove mesi per modificare minimamente il regolamento", accusando l’Amministrazione di aver ostacolato l’iter in ogni modo possibile.

Conclude il Comitato: "Abbiamo rispettato tutte le regole e i tempi. Se ci sono ritardi, le responsabilità sono solo politiche. Noi abbiamo fatto la nostra parte".