Colpo di scena nel cosiddetto "Caso Casello" di Imperia. Il Tribunale del capoluogo ha, infatti, rigettato l'istanza di sfratto presentata dal Comune nei confronti della famiglia Dominici rappresentata dall'avvocato Sandro Lombardi. Giovanni Dominici con la sua famiglia, dunque, potrà continuare a vivere nello stabile situato lungo la pista ciclabile. La decisione è stata pronunciata dal giudice Fabio Favalli, che ha sancito l'assenza di legittimazione da parte dell'ente locale per avviare il procedimento.
Secondo quanto stabilito dal giudice, il Comune di Imperia "non ha titolo per richiedere lo sfratto", una posizione che mette in discussione l'intero iter avviato dall'amministrazione. Inoltre, il Tribunale ha escluso anche l'ammissibilità dell'intervento di FS Sistemi Urbani a supporto del Comune, sottolineando che "la società è intervenuta autonomamente e non in rappresentanza delle Ferrovie dello Stato".
Il giudice Favalli ha chiarito che il Comune di Imperia non possiede la legittimazione per instaurare il procedimento di sfratto, un aspetto che rende nulla l'intera richiesta di sgombero. In particolare, la sentenza ha evidenziato come il ruolo di FS Sistemi Urbani non sia stato quello di rappresentanza ufficiale delle Ferrovie dello Stato, ma un'azione in proprio, elemento che ha ulteriormente indebolito la posizione del Comune.
La decisione del Tribunale segna un'importante vittoria per la famiglia Dominici, che potrà dunque continuare a risiedere nello stabile lungo la ciclabile, almeno fino a nuove evoluzioni giudiziarie.
L'amministrazione comunale, dal canto suo, dovrà ora valutare il da farsi e stabilire se impugnare la decisione o trovare una diversa soluzione per la gestione dello stabile.