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Attualità | 07 marzo 2025, 07:04

Da quasi diciott’anni il Teatro dell’Attrito porta in scena la propria arte

Un punto di riferimento per la cultura della città soprattutto durante la chiusura del Cavour

Da quasi diciott’anni il Teatro dell’Attrito porta in scena la propria arte

Da quasi diciott’anni il Teatro dell’Attrito porta in scena, sul piccolo palcoscenico alla Foce, la propria arte. Un'arte che si fonda su cinque capisaldi, ossia antifascismo, antirazzismo, anticapitalismo, antisessismo e rispetto per la natura: “Tutte le rappresentazioni rispecchiano questi valori”, precisa l'attore e attivista Renato Donati

La realtà nasce nel 2008 da sette fondatori: “Ognuno di noi aveva alle spalle esperienze differenti, che spaziavano dalla politica all’associazionismo, ma ci univa l’amore per il teatro”. Dal confronto tra idee diverse, a volte anche in attrito tra loro, nasce il nome del Gruppo: “L’obiettivo è quello di creare un piccolo attrito che possa smuovere le coscienze, come un cerino che incendia una bomba”, spiega Donati, facendo riferimento al simbolo del Teatro.

Una fucina di idee che ha rappresentato nei lunghi anni di chiusura del Teatro Cavour uno spiraglio per la vita culturale della città: “È un merito che ci viene riconosciuto e ci fa piacere -ammette Donati-. Siamo contenti che il Teatro abbia riaperto, più realtà sono attive sul territorio e più è vivace la cultura e questo non può che essere un bene. Sicuramente avremmo preferito che la gestione fosse pubblica, ma questa prima stagione, decisa all’ultimo, è degna di nota”.

Anche facendo arte capita di scontrarsi con gli “attriti” della città, come la carenza di luoghi in cui potersi esprimere: “Gli spazi, volendo, ci sono, ma vengono destinati ad altri scopi”, dice Donati. E lo stesso spazio in via Bartolomeo Bossi fa fatica ad accogliere tutto il pubblico: "Per accontentare tutti gli spettacoli vengono programmati in più date e poi organizzate diverse repliche". L’Attrito rappresenta, comunque, una “casa” per tante realtà del territorio che non hanno altre sedi: “Nel nostro spazio provano compagnie come il Teatro d’Asporto, la Fabbrica del Teatro, i Cattivi di Cuore”.

Il Teatro dell'Attrito propone teatro, concerti, presentazioni di libri, mostre, documentari e dibattiti. Gli spettacoli sono autoprodotti, realizzati attraverso un processo creativo che segue uno sviluppo “orizzontale”: “Nessuno ha un ruolo definito, non c'è un vero e proprio regista -spiega Donati-. I tempi si allungano, ma si ottengono creazioni condivise, che portano il contributo di tutti". 

Tra i prossimi appuntamenti, nel ricco calendario di marzo, domenica 16 la replica di "Malacarne", un viaggio negli istituti manicomiali dal regno d'Italia fino al fascismo. 

Tra le serate musicali, venerdì 21 marzo, l’esibizione del gruppo EXP4, con un tributo a Miles Davis.

Sara Balestra

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