Anton Čechov messo in scena da Peter Stein. Un grande autore e un maestro della regia. Venerdì 14 febbraio, alle 21, il Teatro Cavour di Imperia ospita “Crisi di nervi”, tre atti unici scritti da Čechov per divertire il pubblico, interpretati da un cast di artisti autorevoli. A cominciare da Maddalena Crippa, per continuare con Gianluigi Fogacci, Alessandro Averone, Sergio Basile, Alessandro Sampaoli ed Emilia Scatigno, che si alterano nelle tre pièce “L’orso”, “I danni del tabacco” e “La domanda di matrimonio”.
Lo stesso Cechov non ancora trentenne li definiva “scherzi scenici”: "Sono i drammi più piccoli del mondo; in generale, è molto meglio scrivere cose piccole che grandi: poche pretese e successo assicurato", scriveva. In realtà gli atti unici del grande autore russo sono stati rappresentati in tutto il mondo. Scritti tra il 1884 e il 1891 e ispirati alla commedia francese e al genere del vaudeville, molto alla moda in Francia ai tempi di Čechov, sono stati fonte di ispirazione e di studio per gli attori e gli scrittori di teatro e divertimento per intere generazioni di spettatori di tutte le lingue.
Con “Crisi di nervi”, Peter Stein torna a uno dei suoi autori di riferimento, di cui com’è suo stile rispetta la scrittura originale affidandone la resa scenica a una compagnia affiatata da una lunga esperienza comune. "Dopo l’insuccesso delle sue prime due opere – scrive il regista Peter Stein, fondatore della Schaubühne di Berlino, uno dei più importanti teatri al mondo - il giovane Čechov giurò di non scrivere mai più per il teatro drammatico e decise di dedicarsi esclusivamente ai vaudeville. Questa circostanza ci ha regalato una serie di atti unici, pieni di sarcasmo, di comicità paradossale, di stravagante assurdità e di folle crudeltà, e che a loro volta sono diventati il terreno fertile per l’esperienza e la preparazione delle grandi opere della maturità dell’autore".
“L’orso” racconta la storia di una vedova inconsolabile che pur di non pagare un debito contratto dal marito sfida a duello il tenente che lo esige. Un gesto folle e coraggiosa che lo ridurrà ai suoi piedi. “I danni del tabacco” è la conferenza che un fumatore è obbligato a tenere su richiesta della moglie, responsabile di un collegio femminile, in un corto circuito umoristico in cui l’uomo darà sfogo a tutte le sue frustrazioni. “La domanda di matrimonio” è uno spaccato ironico sulla borghesia ottusamente concentrata su denaro e potere, in cui naufragano i buoni sentimenti.