Imperia celebra il “Giorno del Ricordo”, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.
“Nel nostro paese si sta assistendo alla strumentalizzazione di ogni evento e ricorrenza. Ecco perché ritengo che si debbano fare manifestazioni che facciano riflettere sulla storia e permettano, in silenzio, di ricordare”, ha detto il sindaco Claudio Scajola durante la commemorazione che si è svolta questa mattina nei giardini Martiri delle Foibe, in viale Matteotti, con la deposizione di una corona di alloro.
Tra il 1943 e il 1945, alla fine della Seconda guerra mondiale, furono oltre 300 mila gli italiani che furono costretti a emigrare dal confine orientale e in particolare dalle zone dell'Istria, Dalmazia e Venezia Giulia. Triste simbolo di questa triste pagina di storia è diventato l’altipiano carsico delle “Foibe”, luogo dove avvenne il massacro di migliaia di italiani per mano dei partigiani jugoslavi.
Il ricordo è proseguito nell’aula magna dell’Istituto Superiore “G.Ruffini”, con un incontro rivolto agli studenti in cui è stata trasmessa la testimonianza di Luciana Miani, profuga istriana, nata a Piemonte d’Istria il 19 maggio 1939. Durante l'iniziativa interverranno anche Giovanni Chersola e Giorgio Traverso dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Per l’occasione, gli studenti dell’Istituto Ruffini hanno allestito una mostra fotografica e in tutte le scuole di provincia verrà proiettato un film sul tema.
Foto Christian Flammia