Stamattina, presso il cimitero di Oneglia, si è celebrato l’82° anniversario della ritirata di Russia e della drammatica battaglia di Nowo Postolajovka, un evento che ha segnato profondamente la storia italiana e la memoria collettiva. La comunità si è riunita per rendere omaggio ai caduti della Divisione Alpina "Cuneense", in una cerimonia che ha unito emozione e riflessione.
La commemorazione, ricca di significato storico e simbolico, ha offerto un momento di raccoglimento e memoria, volto a tramandare alle nuove generazioni i valori di sacrificio, coraggio e libertà incarnati da quegli uomini. Autorità civili, militari e religiose, insieme ad associazioni e cittadini, hanno preso parte alla cerimonia, rinnovando l’impegno a custodire la memoria di uno dei capitoli più dolorosi della Seconda Guerra Mondiale.
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Il 19 e 20 gennaio 1943, durante l’offensiva sovietica Ostrogožsk-Rossoš', ebbe luogo a Nowo Postolajovka il più cruento scontro armato affrontato dalle divisioni alpine italiane in ritirata. La battaglia segnò uno dei momenti più tragici della Campagna di Russia, con migliaia di soldati che persero la vita.
I militari italiani si trovò di fronte a una barriera insormontabile di truppe russe asserragliate nella località di Nowo Postolajovka, un piccolo gruppo di isbe situato su una dorsale strategica tra le valli del Rossosch e dell’Oljkowatka, affluenti del fiume Don. Lo scontro, iniziato a mezzogiorno del 19 gennaio, fu un estremo tentativo di rompere l’accerchiamento, ma si concluse con ingenti perdite umane e materiali.
Le celebrazioni di oggi hanno sottolineato l’importanza di mantenere vivo il ricordo di quei tragici eventi, affinché i sacrifici dei soldati non vengano dimenticati. "La memoria di Nowo Postolajovka rappresenta un monito per costruire un futuro di pace e libertà – è stato detto nell'orazione ufficiale – il sacrificio degli Alpini ci richiama al valore della solidarietà e del rispetto reciproco".
Concludendo la cerimonia, è stato deposto un mazzo di fiori davanti alla lapide commemorativa, simbolo di gratitudine per il sacrificio di chi non fece ritorno. La giornata ha offerto a tutti i presenti l’occasione di riflettere sulla fragilità della pace e sull’importanza di difendere i valori che ne costituiscono il fondamento.
Il ricordo di Nowo Postolajovka continua a vivere nei cuori e nelle coscienze di chi, anno dopo anno, si stringe nel ricordo di un sacrificio che non deve essere dimenticato.
Foto e video Christian Flammia