La Liguria è entrata ufficialmente nella fascia arancione per la diffusione dell’influenza stagionale. Secondo i dati del rapporto Influnet, nella seconda settimana del 2025 si registrano 14,85 casi di sindromi simil-influenzali ogni 1.000 pazienti assistiti, un’incidenza nettamente superiore alla soglia basale di 5,65 casi per mille. Nonostante le campagne di vaccinazione, i numeri restano elevati e si prevede una costante pressione sul sistema sanitario nei prossimi giorni.
Al San Martino di Genova, il reparto di Malattie Infettive diretto da Matteo Bassetti segnala otto pazienti ricoverati, alcuni con forme gravi di influenza causate principalmente dai ceppi H1N1 e H3N2. Si tratta di una situazione preoccupante che coinvolge non solo le fasce fragili della popolazione, ma anche altri pazienti.
"L'influenza si sta manifestando in modo severo, con un impatto significativo sugli ospedali," dichiara Bassetti, sottolineando la necessità di mantenere alta l'attenzione. La Regione Liguria ha fatto il punto sulla campagna di vaccinazione: sono state somministrate 295.000 dosi di vaccino, un aumento del 4% rispetto allo scorso anno nello stesso periodo, con 10.500 dosi in più.
Massimo Nicolò, assessore alla Sanità, evidenzia il ruolo degli Influenza Point, strutture dedicate ai casi meno complessi, e invita la popolazione a non sottovalutare i sintomi. “Siamo nel pieno del periodo pandemico influenzale. Molti liguri sono stati costretti a ricorrere alle cure mediche e, in alcuni casi, al supporto ospedaliero”, ha dichiarato. Nonostante l’aumento delle vaccinazioni, c’è ancora una parte della popolazione che non ha aderito.
Filippo Ansaldi, direttore generale di Alisa, ribadisce l’importanza della prevenzione: “I medici di famiglia, i pediatri e le farmacie si confermano fondamentali per la somministrazione del vaccino. Invitiamo chi appartiene a una categoria a rischio e non si è vaccinato a farlo quanto prima”.