ELEZIONI REGIONALI
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Politica | 14 settembre 2024, 18:24

Elezioni regionali, Rifondazione comunista ribadisce il suo "no" all'ospedale unico

A difesa della sanità pubblica

Elezioni regionali, Rifondazione comunista ribadisce il suo "no" all'ospedale unico

Come spesso accade si torna a parlare di Sanità  a ridosso di una scadenza elettorale : le elezioni regionali di fine ottobre. Poichè il bilancio regionale è occupato per larga parte dal capitolo Sanità, i  cittadini si aspetterebbero che venisse illustrato un piano  di riorganizzazione della rete ospedaliera e di quella territoriale al fine di  migliorare,  per davvero e non solo a parole,  l’accesso ai servizi sanitari divenuto sempre più difficile per I lunghissimi tempi di attesa .  Non basta garantire l’urgenza, perchè è  la cronicità che affligge il maggior numero di cittadini man mano che si è meno giovani! Il CentroDestra per voce dell’assessore  Marco Scaiola e  il PD ,  principale partito  del  cosiddetto “campo largo “ ,  per voce del consigl iere  regionale  Ioculano e del segretario  Quesada ribadiscono all’unisono la necessità di costruire  l’ Ospedale  Unico di Taggia e di chiudere  conseguentemente gli ospedali di  Sanremo e Imperia.

Rifondazione Comunista , che alle prossime elezioni regionali si presenterà in una lista denominata “Per l’alternativa “ insieme con Potere al Popolo e il Partito Comunista d’Italia , ha invece da sempre e coerentemente una posizione ben diversa e più volte illustrata. L’ipotetico Ospedale Unico di Taggia di cui è stata recentemente approvata l’ennesima variante urbanistica , non risolverà assolutamente i problemi della Sanità in Provincia . 

Vediamo quindi le ragioni principali per cui sosteniamo che   tale progetto è del tutto   iniquo  e   non prioritario .  Non si tratta di un ospedale di “eccellenza” come più volte sbandierato dai suoi sostenitori  perché in questi anni abbiamo perso irrimediabilmente la Chirurgia Vascolare e la Struttura complessa di Gastroenterologia, mentre  Endoscopia digestive e Angiogr interventistica sono  fortemente ridimensionate. 

Non avrà il giusto numero di posti letto per acuti, al netto di quelli tecnici , non rispettando  il coefficiente 3x 1000 abitanti (  segnaliamo che  attualmente mancano in provincia   d’ Imperia almeno 150 posti letto x acuti  e quasi un centinaio di letti di riabilitazione RSA ), non ridurrà affatto le liste di attesa per esami diagnostici, visite specialistiche , interventi in elezione nè le estenuanti attese  nel Pronto Soccorso.  Inoltre né l’assessore Marco Scaiola né il consigliere Ioculano affrontano il tema scottante su chi pagherà questi oltre 400 mln di euro per la costruzione di questo ospedale:  sarà un prestito dell’INAIL ? Sarà un mutuo ? Di chi sarà la proprietà ?  Per non parlare  della  scadente viabilità in provincia con  inevitabili lunghi tempi di percorrenza , soprattutto d’estate , che i cittadini dovranno sopportare per raggiungere il Pronto Soccorso o le strutture ambulatoriali o semplicemente per far visita ai propri congiunti ricoverati.  Una cosa è certa: questa ennesima cementificazione comporterà un folle spreco di denaro pubblico che verrà sottratto ai servizi sanitari già in sofferenza.

Noi di Rifondazione “Per l’alternativa “ riteniamo che tali risorse , e ne basterebbero molto meno , debbano essere utilizzate per ristrutturare l’esistente ( dando lavoro in loco ) , attrarre  personale sanitario che venga assunto a tempo indeterminato e che comunque garantisca una continutà assistenziale cosa che non avviene con I   medici a gettone o di cooperativa , il cui costo è  quasi il doppio rispetto a un medico dipendente  !!!! Potenziare la Sanità territoriale  reperendo nuovi  Medici di Famiglia ( ne mancano alcune decine  solo in Provincia ) , avviare le  Case di Comunità che non vanno solo costruite  ma devono essere riempite di personale sanitario che non c’è . La sanità territoriale è fatta di servizi al domicilio come l’ADI ( assistenza  domiciliare integrata ) , la nuova figura dell’infermiere di famiglia , il servizio  fisioterapico e sociosanitario,  la guardia medica , I consultori, I centri di Igiene mentale, la Medicina Preventiva ed epidemiologica,,, Sarà proprio il potenziamento della Sanità territoriale, unitamente all’adeguamento del personale medico e infermieristico,  a far sì che  la presa in carico di un paziente non sia solo un retorico slogan . Solo in questo modo si potranno abbattere le liste di attesa per prestazioni e  ridurre l’afflusso di pazienti  ai Pronto Soccorso .

Anche sulla privatizzazione e  conseguente riapertura dell’’Ospedale di Bordighera Marco  Scajola e Ioculano hanno sempre detto le stesse cose. E’ vero che  durante l’amministrazione Burlando , assessore Montaldo, il Saint Charles  fu fortemente depotenziato e il suo Pronto Soccorso declassato a Punto di primo intervento (PPI ) , ma la scelta di riaprirlo in convenzione con il privato GVM comporta  uno spostamento di ingenti somme di denaro dal  pubblico al privato  senza avere sufficienti garanzie nella riduzione dei tempi di attesa per Ambulatori  e Pronto Soccorso.  

Ormai da troppo tempo sempre più persone devono pagare per accedere a cure in tempi ragionevoli , I cittadini italiani pagano ogni anno poco meno di 50 mld di euro per curarsi ( una cifra che è pari a un terzo dello stanziamento statale per il SSN !!! )

Dunque difendiamo la  Sanità Pubblica perché solo così resterà universale e sostanzialmente gratuito il diritto a curarsi  come sancito dalla Costituzione. 

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