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Attualità | 14 giugno 2024, 16:46

Imperia, Boeri (Coldiretti): "I danni provocati dai cinghiali sono ormai intollerabili"

Il falso "made in Italy" l'altro pericolo incombente sull'agricoltura

Imperia, Boeri (Coldiretti): "I danni provocati dai cinghiali sono ormai intollerabili"

Contro i danni dei cinghiali e il falso “made in Italy”. Sono gli obiettivi della mobilitazione deliberata dall’Assemblea provinciale della Coldiretti che ha deciso azioni contro due temi della più stringente attualità.

I danni provocati dai cinghiali alle colture sono ormai intollerabili – ha affermato Gianluca Boeri, presidente Coldiretti Imperia – Non è possibile continuare a non reagire di fronte ad un’emergenza che mette a rischio il futuro di centinaia di aziende agricole oltre a minare la sicurezza dei cittadini e degli appassionati della montagna”.

Ma non è il solo ed unico pericolo che incide pesantemente sulla sopravvivenza dell’agricoltura e degli stessi agricoltori. E questo è un pericolo di stampo economico quindi ancora più temibile. Infatti l’Assemblea ha colto l’occasione per rilanciare la campagna di raccolta firme per la proposta di legge europea di iniziativa popolare promossa da Coldiretti per tutelare il “made in Italy” e di conseguenza alimentare. “Non possiamo permettere che il cibo italiano – ha protestato Domenico Pautasso, direttore Coldiretti Imperia sia confuso con prodotti provenienti da paesi con standard qualitativi di livello inferiore rispetto ai nostri che si conformano con rigorosi parametri di sicurezza e qualità”. Una richiesta che deve essere accolta e trasformata in normativa a livello comunitario. “Chiediamo che, in ambito europeo, venga introdotto il principio di reciprocità e rivisto il codice doganale oltre all’obbligo dell’etichettatura su tutti i prodotti alimentari”.

Ma il vertice imperiese dell’associazione non vuole rischiare di essere equivocato. “Come Coldiretti – hanno precisato Boeri e Pautasso insieme – non saremo mai contro le importazioni: il nostro paese non è autosufficiente in questo ambito ma il libero scambio non può tradursi nell’importazione sleale e quindi nella scorretta concorrenza”. Un’azione per riportare il settore agricolo nei giusti parametri. “È il momento di operare una svolta netta negli accordi commerciali – hanno aggiunto – che, in questi anni, hanno favorito l’importazione agevolata di prodotti agroalimentari esteri venduti come 'made in Italy'”. Mentre la forza del territorio ponentino, in particolare, può vantare grandi eccellenze che sono assolutamente da tutelare. 

Ino Gazo

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