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Attualità | 09 maggio 2024, 16:22

Decadenza concessioni marittime produttive, il Tar: "Dal Comune atteggiamento ondivago"

Il Tribunale ammnistrativo regionale si è espresso a proposito dell'Infopoint a seguito del ricorso del Consorzio Porto Peschereccio di Oneglia

Decadenza concessioni marittime produttive, il Tar: "Dal Comune atteggiamento ondivago"

L’Amministrazione civica ha tenuto un atteggiamento ondivago”, è quanto ha sottolineato il Tribunale amministrativo della Liguria, nell'ordinanza in cui dichiara ammissibile anche se non accoglie la richiesta di sospensiva il ricorso del Consorzio Porto Peschereccio di Oneglia presentato contro il Comune di Imperia

Oggetto del ricorso al Tar la decisione dell’amministrazione di non rinnovare le concessioni demaniali marittime produttive, che in parte verranno assegnate alla Go Imperia, dal momento in cui, con delibera di consiglio comunale, la società in house del Comune ha ampliato le proprie competenze.

In particolare, il Consorzio ha chiesto l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della nota del 26 gennaio: “dichiara non accoglibile l’istanza di archiviazione del procedimento di sgombero e di rinnovo o rilascio di una concessione demaniale marittima comprensiva dell’edificio ‘Infopoint’". E la “delibera della Giunta Comunale n. 403 del 22.12.2023, recante ‘Atto di indirizzo relativo alle aree oggetto di concessioni demaniali scadute aventi carattere produttivo’, nelle parti in cui afferma che la concessione demaniale marittima in capo al Consorzio Porto Peschereccio di Oneglia è scaduta e dà indicazione di non rilasciare concessioni aventi ad oggetto l’edificio ‘Infopoint’”.

L’atteggiamento dell’amministrazione è definito “ondivago”, poiché alle richieste di rinnovo della concessione demaniale che il Consorzio ha presentato nel 2020, il Comune ha richiesto il pagamento del canone per i tre anni successivi (2021, 2022 e 2023), per poi con una nota del 17 ottobre 2023 comunare “l’avvio del procedimento di sgombero per carenza di titolo”.

Il Tar non ha concesso la sospensiva, “ritenuto che – non avendo il Comune, allo stato, emanato un ordine di sgombero – le esigenze della parte ricorrente possano essere adeguatamente tutelate, ove del caso, con la sollecita definizione del giudizio nel merito” e ha fissato al 6 dicembre 2024 l’udienza per la trattazione di merito del ricorso. 

Sara Balestra

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