Attualità - 06 maggio 2024, 10:54

Il dianese Vittorio Parrella già super testimone nell’inchiesta Vannacci

Il colonnello ha presenziato alla mostra dei mezzi ucraini sequestrati dai soldati russi

Il generale Vannacci

Il generale Vannacci

Il nome di Vittorio Parrella, originario di Diano Marina, non è sconosciuto alle cronache. Venuto alla ribalta ora per aver presenziato alla mostra dei mezzi ucraini sequestrati dai soldati russi nei mesi scorsi il colonnello era stato etichettato come il super testimone nella triplice inchiesta (militare, penale e amministrativa) sul generale Roberto Vannacci, indagato per truffa dai pubblici ministeri ordinari, per truffa e peculato da quelli militari. 

Vittorio Parrella, nel 2023, lo ha sostituito nella sede della difesa di Mosca. È stato proprio Parrella, dopo l'insediamento, secondo quanto riportava il Corriere della Sera, a segnalare "alcune anomalie e criticità nella gestione amministrativa del suo predecessore".

Vannacci ha prestato servizio in Russia tra il 7 febbraio 2021 e il 18 maggio 2022. "Secondo l’ispezione, confermata dalle mail trasmesse da Parrella, il generale avrebbe incassato l’indennità di servizio all’estero (erogata quando i familiari dell’incaricato siano presso la sede) malgrado la famiglia fosse rimasta in Italia. Da qui l’ipotesi di truffa che il generale Vannacci, assistito dall’avvocato Giorgio Carta, intende smentire", si leggeva nell'articolo. 

C'è poi la questione delle cene e feste (a spese dello Stato italiano) nella sede di Mosca: "'Risulta che il generale Vannacci avrebbe chiesto e ottenuto rimborsi per spese sostenute impropriamente per organizzare eventi conviviali per la Promozione del paese Italia' presso ristoranti di Mosca piuttosto che presso la propria abitazione". 

Ma attenzione perché "nella relazione si parla di partecipanti che in realtà non sarebbero stati presenti. Tra loro proprio Parrella che lo ha già raccontato agli ispettori. Ma anche di una cena in alloggio effettuata invece quando era già stato compiuto il trasloco. Sull’uso improprio della Bmw di servizio dovrà pronunciarsi la Corte dei Conti per danno erariale, ma i pm penali potrebbero aggiungere il reato più grave: il peculato. Gli ispettori hanno 'osservato vari oneri di spesa pari a circa 9 mila euro' per l’auto che avrebbe dovuto invece essere rottamata e dunque in contrasto con le disposizioni".

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