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Politica | 11 marzo 2024, 10:08

Caso Auricchia, la riflessione del gruppo consiliare Pd

"Dire a una donna vai a cucinare, in qualsiasi contesto, è cadere in un pericoloso stereotipo di genere", dicono Verda e Bellotti

Caso Auricchia, la riflessione del gruppo consiliare Pd

La triste vicenda di questi giorni che ha visto un preside della nostra città dichiarare commenti sessisti, della miglior tradizione anni ‘50, buttati su un social, in contesto goliardico in cui si parla di calcio, dove in libertà le parole  possono però nascondere trappole pericolose, ha portato tutti noi, ed anche all'interno del Partito Democratico, ad una profonda riflessione. 

Dire a una donna vai a cucinare, in qualsiasi contesto, è cadere in un pericoloso stereotipo di genere, è voler negare un percorso doloroso di conquista dei diritti, e tradisce di fondo una cultura che in realtà non è mai andata via. Tradisce un pregiudizio, tanto più pericoloso tanto più è inconsapevole. 

Non ci si può permettere di fare finta di tutte le battaglie sui diritti portate avanti da tante donne della nostra Repubblica, non si può ignorare l’evidenza quotidiana dei fatti, anche drammatici, non si può non essere a conoscenza della discriminazione di genere nella nostra società, tanto più se si ricopre un ruolo così importante come quello di creare il futuro delle prossime generazioni. Usiamo i fatti contingenti per trarre una lezione. 

Le parole sono pietre non è solo il titolo di un romanzo di Carlo Levi. Le parole feriscono spesso peggio delle pietre, possono creare muri peggio che le pietre, ma possono anche creare ponti, come le pietre... 

L'emancipazione femminile passa attraverso la parità salariale, la parità di diritti e tutti quegli aspetti macroscopici per i quali si è a lungo combattuto e si continua a combattere. Ma comincia anche con il rigettare una discriminazione subdola, fatta di appellativi sconvenienti, allusivi, a volte gretti che vengono poi derubricati a "non si può più scherzare!"

No. Scherzare in tal modo non si può! Perché la cronaca purtroppo insegna che passare dalle parole ai fatti è difficile, ma quando si tratta di maltrattamenti e persino di qualcosa di peggio, i fatti, talvolta orrendi, sono quasi sempre preceduti da "scherzi" da cui le Donne vorrebbero finalmente essere esentate.

La discriminazione di genere, anche per “scherzo”, continua a perpetrare una versione cristallizzata di ruoli della società e negarne l'evidenza è proprio parte del fenomeno stesso di discriminazione, nascondersi dietro all’esagerazione nelle reazioni è proprio parte del fenomeno stesso di discriminazione. E una società dove si accettano discriminazioni di qualsiasi tipo non è un luogo piacevole per nessuno.

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