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Attualità | 09 febbraio 2023, 18:12

Sanremo: visita del Ministro della Salute al Borea, temi dell'incontro liste d'attesa e carenza di personale (Foto e Video)

“Sul primo argomento deve essere fatto un discorso di razionalizzazione, identificando di quali prestazioni necessitano i pazienti. Sul piano del personale esiste un problema grave sugli infermieri mentre, per quanto riguarda i medici, c’è una carenza non in numero assoluto ma in alcune specialità"

Sanremo: visita del Ministro della Salute al Borea, temi dell'incontro liste d'attesa e carenza di personale (Foto e Video)

Visita del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, questo pomeriggio all’ospedale ‘Borea’ di Sanremo dopo il talk show a cui ha partecipato stamattina (QUI) a ‘Casa Sanremo’. Due i temi principali sul tavolo, al quale hanno partecipato il Presidente della Regione Giovanni Toti, l’Assessore alla Sanità Andrea Gratarola, il Direttore Generale di Asl 1 Stucchi e il Sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri. Presenti anche i Consiglieri regionali imperiesi, Veronica Russo e Mabel Riolfo.

Il Ministro ha visitato il reparto di 'Breast Unit', una vera e propria eccellenza del nosocomio matuziano. Si è intrattenuto con i medici, che hanno esposto i sistemi di lavoro all'interno del reparto, evidenziando ovviamente le problematiche che lo riguardano come accade nel resto dell'ospedale.

Durante la riunione a porte chiuse si è parlato principalmente di liste d’attesa e di personale“Sul primo argomento deve essere fatto un discorso di razionalizzazione, identificando di quali prestazioni necessitano i pazienti. Bisogna coinvolgere i medici e che i pazienti abbiano una presa in carico, per identificare il percorso diagnostico e terapeutico. Sul piano del personale esiste un problema grave sugli infermieri mentre, per quanto riguarda i medici, c’è una carenza non in numero assoluto ma in alcune specialità. Devono essere rese più attrattive, facendo in modo che ci sia una gratificazione economica, di prospettive, ruolo e organizzazione. Per quanto riguarda le cooperative abbiamo in mente di attuare qualche norma perché non è possibile che, nella stessa struttura, lavori un medico del servizio sanitario nazionale con una specializzazione che ha un compenso e, quello della coop guadagni tre volte di più”.

Nelle Regioni si attendevano più risorse dalla Legge di Stabilità: “Ieri il nuovo Governo ha firmato l’accordo per 126 miliardi e, avere più soldi per la sanità è importante ma serve approcciare diversamente con percorsi nuovi, sempre insieme alle Regioni. Non è sempre un problema economico ma spesso di organizzazione”. Le operazioni con i privati, come a Bordighera, possono rendere nel tempo? “Credo che servi un sistema virtuoso tra pubblico e privato che duri negli anni”.

Il Presidente della Regione, Giovanni Toti, ha parlato anche della firma per l’ospedale di Bordighera: “Finalmente ci siamo, anche se è stato un bando complesso e difficile, nato prima del Covid in un mondo sanitario diverso. E’ stato adeguato dal nuovo Direttore Generale, che ha saputo modificarlo per dare all’intero Ponente la possibilità di aprire ulteriori prospettive. Si aprirà anche il pronto soccorso e avremo un periodo di 6 mesi per l’affiancamento del settore pubblico”.

Sul tavolo oggi anche l’ospedale unico di Taggia: “Siamo alla fase di esproprio dei terreni e della definizione degli strumenti urbanistici. Cominceremo al più presto la progettazione con la Regione che ha autorizzato le aziende ad anticipare i soldi proprio per questo. Siamo sulla buona strada come ad esempio a Spezia. Ci muoviamo anche con le ‘Case di Comunità’ in questo territorio, ovviamente tra le molte difficoltà evidenziate dal Ministro. I problemi di carenza d’organico restano ed abbiamo chiesto al Ministro della Salute con energia che si liberalizzi il mercato della sanità, anche all’interno delle strutture pubbliche. Ci sono professionalità tra gli infermieri che, laureati, possono supportare i medici e utilizzare questi ultimi in modo più trasversale, in quelle situazioni più emergenziali come i pronto soccorso. Procederemo con i corsi per gli Osss, ovvero la specializzazione supplementare che dia una mano al corpo infermieristico. Il tutto per far ripartire quella sanità che, dopo il Covid, possa ripartire anche negli altri settori”.

Toti ha smentito la possibilità che la nostra provincia sia indicata come zona disagiata: “Il tema non è quello di differenziare gli stipendi ma di rendere allettanti alcuni ruoli, compensando meglio alcune specialità mediche che non consentono attività extra ospedaliere. Cose che abbiamo fatto in Asl e anche al ‘Gaslini’, trasferendo il know-out e le attività nelle zone periferiche. La differenziazione di salari tra Imperia e Genova non penso sia percorribile”.

A Bordighera si parla di Pronto Soccorso: “Ci sarà una fase semestrale di attivazione del programma e, se si parte alla fine di questo mese ci vorranno le integrazioni previste, arrivando al momento giusto entro il mese di settembre. Si parte da un Pronto Soccorso con l’esclusione dei codici rossi che, sempre di più, vengono gestiti con l’elisoccorso sulle grandi strutture. Le ambulanze andranno sempre a Bordighera mentre, per quanto riguarda lo spostamento delle specializzazioni mi sembra una scelta di buon senso”.

Il Sindaco di Sanremo Biancheri ha evidenziato le richieste della politica locale al Ministro: “Abbiamo ribadito il fatto di lavorare sull’ospedale unico, insieme alla Regione e agli altri sindaci. Ma abbiamo il solito problema delle carenze di personale con i problemi logistici e di costi. Abbiamo bravissimi professionisti ma mancano i numeri. Ed è questo che abbiamo chiesto al Ministro”.

Carlo Alessi

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