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lavocediimperia.it | 03 settembre 2022, 07:11

Pallapugno femminile, è la vigilia della finale scudetto tra San Leonardo ed Amici del Castello. I Direttori Tecnici presentano la sfida

Fischio d'inizio al 'De Amicis' fissato per domenica 4 settembre alle ore 19. L'andata era terminata 9-3 per le castellotte

Pallapugno femminile, è la vigilia della finale scudetto tra San Leonardo ed Amici del Castello. I Direttori Tecnici presentano la sfida

E’ la vigilia della finale scudetto, è la vigilia di San Leonardo – Amici del Castello. Sarà il ‘De Amicis’ dei Clavi - a Torrazza, ore 19 -  il teatro della gara di ritorno, dopo che le castellotte si sono aggiudicate l’andata per 9-3. Allargando ulteriormente il divario, qualche giorno dopo, vincendo la finale di Coppa Italia (9-0) a Bormida.  Klippl e compagne vogliono archiviare la pratica e collezionare così il terzo scudetto di fila mentre le imperiesi, capitanate da Di Curzio, vogliono mandare la serie alla ‘bella’. Dove tutto può succedere.

In vista del big-match, abbiamo intervistato i Direttori Tecnici delle due formazioni: il giovane Claudio Motosso della San Leonardo (che, quest’anno, ha anche giocato da terzino in C2 con la quadretta biancoblu) e Corrado Agnese (coach inoltre della maschile che sta disputando i quarti di C1).
E il focus va subito a domenica:” Che partita sarà?
Motosso:” Sarà una partita difficile, contro un avversario che già nella stagione regolare ha mostrato caratteristiche adatte al nostro campo. Mi auguro comunque un match più combattuto rispetto alle ultime due partite: penso che  ci siano i presupposti dato che ci siamo ripresi positivamente dalle due sconfitte. E abbiamo tanta voglia di fare bene in casa anche perché, ora come ora, abbiamo poco da perdere.
Agnese:” Le partite contro San Leonardo sono sempre complicate perché Claudio prepara molto bene le ragazze sia fisicamente che tatticamente, cercando di sfruttare la duttilità e la precisione di Nathalie. Noi cercheremo di sfruttare il gioco “lungo” di Rebecca e la nostra abilità a ricaccio.”

Come già sottolineato, nelle due finali precedenti si è palesata la superiorità di Amici del Castello. Determinanti, secondo entrambi, la lunga gittata della Klippl e la maggiore esperienza delle castellotte.
Motosso:” Fin qua, ci è mancata l’ esperienza e l’ abitudine a giocare partite a questo livello. Oltre ad una carica agonistica che abbonda nelle nostre avversarie . Tecnicamente abbiamo sofferto qualche metro in battuta e, in generale, la minore rapidità in tutte le zone del campo.”
Agnese:“ I metri della nostra Rebecca  rendono più  agevoli le giocate delle ragazze davanti. Ed un po’ di esperienza in più, essendo anagraficamente meno giovani e più abituate a giocare partite decisive hanno fatto la differenza. “

Al di là di quello che sarà il risultato, per entrambi gli allenatori gli obiettivi non si fermeranno a domenica o all’eventuale ‘bella’.
Motosso:” La crescita rispetto all’anno scorso è evidente. Non solo, è continua e costante da diversi anni e, appunto, ci ha portato a raggiungere la finale. Che per noi è un grande traguardo. Sicuramente l’obiettivo nel breve-medio periodo sarà quello di assottigliare sempre più il divario con Amici del Castello  che rimangono le più forti.
Agnese:“ Ci sono obiettivi e speranze. La speranza è quella di veder crescere un movimento femminile che -ahimè! - sembra essere dimenticato nel mondo del balun. L’obiettivo è quello di ripetersi anche se le avversarie stanno crescendo parecchio e faranno di tutto per contrastarci. Poi quello personale  è ripagare la società ed il presidente per gli sforzi che fanno quotidianamente, ormai da anni, portando altri trofei a Diano Castello.

Arrivano poi le considerazioni finali. Claudio Motosso è un valido allenatore trentunenne e grande promotore della pallapugno giovanile nelle nostre zone. Tutta la quadretta femminile è cresciuta con lui ed è motivo di grande orgoglio:” Assolutamente. E’ ciò che mi inorgoglisce maggiormente. Uno dei miei principi cardine, da quando ho cominciato ad allenare, è stato quello di creare squadre a km 0, proprio perché penso che sia la maniera più sostenibile per portare avanti questo sport. Ed è anche il modo che può dare le maggiori soddisfazioni sia a me che agli atleti stessi. Mi auguro in futuro di fare lo stesso percorso con le squadre giovanili che sto attualmente seguendo.”

Mister Agnese va alla ricerca dello scudetto che significherebbe un eccezionale ‘double’, unito alla vittoria in Coppa Italia, e sarebbe anche il terzo successo nazionale di fila. E consegnerebbe alla storia la sua squadra: “Essere in una striscia aperta dà sicuramente sicurezza ma provoca anche tensioni e tutti vogliono provare ad interromperla.  Noi sentiamo molto la ‘voglia di vittoria’ dei nostri tifosi e della società ma questo ci stimola più che gravarci di responsabilità. Ovviamente venire ricordati come una squadra vincente ci inorgoglisce e ci ripaga dei sacrifici fatti per raggiungere i risultati. “

La parola passa al campo. Appuntamento al ‘De Amicis’ di Torrazza, domenica 4 settembre alle ore 19; arbitra Piera Basso.

Alberto Ponte

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