Stiamo attraversando un’epoca in cui l’attenzione per lo storytelling è diventata importante non solo per chi si occupa di arti visive e di scrittura creativa, ma anche per chi svolge un ruolo chiave nella comunicazione digitale e nel marketing online. Lo storytelling sarebbe la capacità di svelare e narrare storie ed è diventato un sistema efficace per attirare l’attenzione e per generare hype in termini di marketing. Il transmedia storytelling riguarda invece il mondo del cinema, quello delle serie tv e in contesto del gaming. Come abbiamo visto oggi i videogames sono dei veri e proprio prodotti multimediali che vengono curati e realizzati attraverso una scrittura che per certi versi li accomuna a quella di film, serie animate e telefilm.
In cosa consiste precisamente il transmedia storytelling
Come scritto da Henry Jenkins nel suo saggio Convergence Culture di qualche anni fa, il transmedia storytelling è un processo dove gli elementi integrali di un plot narrativo vengono svolti tramite differenti canali che hanno il ruolo di strutturare un’esperienza di intrattenimento omogeneo e coordinato. A cosa serve precisamente lo sviluppo di una storia su tante piattaforme? Innanzitutto, così come avviene per il cinema, anche per i videogiochi, l’attenzione deve essere molto prolungata e positiva. Questo atteggiamento riguarda anche il circuito dei casino online che hanno saputo puntare su innovazione e programmazione, orientandosi spesso in base ai gusti e alle preferenze degli utenti. L’utente infatti deve essere non solo soddisfatto ma coinvolto su più piani, dato che il più delle volte fornirà dei feedback pubblici, non solo tra amici e appassionati, ma attraverso tutta la comunità che fruisce dei new media come Facebook o altri social più specifici per il campo dei giochi e del cinema.
La strategia vincente con cui bisogna operare in termini di storytelling
Quando si parla di media franchise o comunque di opere che sono costate oltre 100 milioni di dollari, è importante avere una strategia precisa da seguire. Puntare su un target mirato è l’obiettivo chiave per chi crea una storia, dove di fatto viene realizzata un’idea di mondo che è stato pianificato in modo dettagliato. Pensiamo a nuovi strumenti come gli eSport che si basano sulla possibilità di intercettare al contempo gli amanti dello sport trattato, assieme agli appassionati di videogames e di dispositivi tecnologici digitali. A differenza del passato oggi gli utenti non hanno un ruolo esclusivamente passivo, ma possono interagire ed esprimere il loro punto di vista, che in molti casi verrà preso in considerazione dalla casa di produzione, come non era mai avvenuto in passato.
Un nuovo approccio meno convenzionale per fare comunicazione
Sotto questo punto di vista si tratta di uno studio di approccio e impostazione sociologico, il quale viene gestito da chi lavora per il marketing e la comunicazione di un media franchise. Fare pubblicità infatti oggi è diventato un modo di coinvolgere con iniziative e campagne il cui vero fine è quello di creare la cosiddetta call to action. Pensiamo a come questo venga visto dai responsabili di aziende come Amazon, Apple, Coca Cola, McDonald’s e così via. La creazione di contenuti multimediali accessori ed extra è alla base di una campagna di comunicazione efficace ed efficiente. Bisogna entrare in contatto con il mondo degli utenti attivi e fidelizzare il ruolo attivo degli stessi. Non è un caso se si parla spesso di espansione trasversale e non verticale. Fino a 20-25 anni fa la comunicazione veniva gestita in modo unicamente verticale, ma con l’avvento dei new media molte cose sono cambiate, in meglio per le aziende che creano contenuti e sviluppano efficaci strategie e campagne marketing mirate.
Gli utenti attivi sono una risorsa importante per le aziende
È diventato più semplice stabilire quali siano i reali feed, visto che non esiste più il consumatore passivo, su più livelli. Non solo per quanto riguarda gli appassionati di musica, libri, cinema e fumetti. La comunità dei gamers ad esempio discute in modo propositivo sui canali tematici dedicati, come YouTube e ancora di più come Twitch.tv. Per le aziende che sviluppano media franchise questa è una occasione di limitare i costi e le perdite dei prodotti che devono essere lanciati, visto che gli utenti attivi faranno da cassa di risonanza e da sentinella nel caso in cui la campagna di marketing si rivela inefficace, inappropriata o peggio ancora nociva. Il sistema di comunicazione è cambiato in modo evidente e si è perfezionato attraverso l’uso dei new media, del transmedia storytelling e di altre accortezze che sono diventate all’ordine del giorno nei tempi che stiamo vivendo e attraversando.