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Attualità | 19 ottobre 2021, 12:13

Sanremo: la Commissione sanità incontra l'Asl, sul tavolo ritardi per le visite, personale e vaccinazione

Prenotazione delle visite, ambulatori mobili nelle frazioni, riapertura dei reparti post Covid, ritardi delle visite e degli esami e carenza del personale. Molte le domande a cui ha risposto l'azienda sanitaria

Sanremo: la Commissione sanità incontra l'Asl, sul tavolo ritardi per le visite, personale e vaccinazione

Prenotazione delle visite, ambulatori mobili nelle frazioni, riapertura dei reparti post Covid, ritardi delle visite e degli esami e carenza del personale. Sono stati questi gli argomenti principali della Commissione sanità del Comune di Sanremo, alla quale hanno ovviamente partecipato i vertici della Asl 1 Imperiese.

I Consiglieri comunali matuziani hanno sottolineato i gravi problemi nel tentato di prenotare le visite specialistiche. Alcuni di loro hanno messo sul tavolo le lungaggini riscontrate proprio stamattina, con 40 minuti di attesa per chiedere una Tac e, addirittura in altri casi, anche l’impossibilità di farlo. E’ delle scorse ore la conferma della riapertura del reparto di Oncologia, ma il Consigliere Lombardi ha chiesto all’Asl il suo reale funzionamento, tenuto conto delle notiie di gravi ritardi sulla consegna dei risultati delle analisi.

Problemi vengono evidenziati per le visite diabetologiche, per le quali dalla nostra provincia si va a Varazze e Pietra Ligure mentre situazioni simili si ritrovano in Urologia e ritardi nelle visite ci sono anche per quelle neuropsichiatriche infantili. E’ stato anche fatto presente, dal Consigliere Ventimiglia, se la pandemia Covid ha creato problemi in Asl 1 sulle cure Oncologiche e per le malattie cardiovascolari visto che a livello mondiale sono aumentati i morti.

Il Direttore Generale di Asl 1 Silvio Falco ha risposto punto su punto e, in particolare sulla gestione ospedaliera. Per quanto riguarda il reparto di Oncologia seguirà sicuramente quello di Oncoematologia: “Stiamo attivando una serie di attività in day hospital per la neurologia, sia a Sanremo e Bordighera, per evitare il trasporto a Imperia”.

Falco ha anche confermato come la campagna di vaccinazione sta migliorando decisamente la situazione pandemica nella nostra provincia: “Registriamo 10/15 casi al giorno e quasi tutti sono pazienti non vaccinati. Proprio per questo sottolineo che siamo in partenza per la cosiddetta ‘terza dose’ per gli over 60 e ci muoveremo anche per il personale sanitario. La terza dose, lo voglio ricordare, ha un significato importante perché nei 6/12 mesi successivi c’è il cosiddetto ‘effetto booster’ con una immunizzazione maggiore. E’ auspicabile fare la terza dose, man mano che si va avanti mentre parte anche la vaccinazione antinfluenzale”.

Sulle liste d’attesa ha risposto il Dottor Maccari: “Abbiamo, in alcuni casi, un riscontro di patologie croniche, che per il Covid hanno subito uno stop e ora si stanno affacciando. Certo, riscontriamo problemi nelle prenotazioni. Il contatto tra il proscrittore e lo specialista è importante ma l’alternativa su cui stiamo lavorando è quella dell’Urp, che prende in carico i casi e cerca di prendere gli appuntamenti. Stiamo lavorando a una riorganizzazione interna e stiamo gestendo i posti liberi, senza dimenticare il programma ‘restart’ che ci ha visto investire oltre 500mila euro per il sistema di diagnostica”.

Il problema principale rimane quello della carenza di personale e, anche in questo caso ha risposto il Direttore Generale Falco: “Stiamo lavorando a tempo pieno sull’acquisizione di medici e infermieri con i concorsi. Andiamo incontro a un momento difficile, anche per le molte segnalazioni delle Rsa da dove, alcuni infermieri hanno partecipato ai bandi dell’Asl. C’è una carenza nazionale e, nella nostra realtà, la patiamo sicuramente come in altre. Anche quando arrivano i professionisti, nel giro di 6 mesi o un anno, quando trovano una collocazione più favorevole, se ne vanno. Purtroppo l’Asl ha come unico strumento quello di fare bandi e convenzioni che stiamo facendo. Ho parlato con un direttore generale piemontese che ci chiedeva disponibilità di medici nostri, a conferma della criticità che non è solo la nostra”.

Altro argomento ‘caldo’, quello del punto nascite, che ora è a Imperia. E’ stato chiesto se si pensa a ritornare anche a Sanremo: “Dipende dalla gestione regionale – ha risposto Falco - e dall’Asl limitrofa. Avremo un confronto per capire se avere due punti con 500 parti ciascuno oppure uno unico. Al momento abbiamo quello di Imperia che fa circa 1.200 nascite. Anche sulla Pediatria c’è un progetto regionale per agganciare quelle provinciali al Gaslini di Genova”.

E’ stato nuovamente il Dottor Maccari a fare il punto della situazione, sull’organico dei pronti soccorso: “Abbiamo organici misti, tra dipendenti e a convenzione ma anche della cooperativa. Tutti hanno abilitazione professionale per potervi lavorare e non ci sono differenze di preparazione tra loro. Certo, l’ideale sarebbe quello di avere solo medici dipendenti, anche in base all’organizzazione e alla linea di comando. Questo è un problema anche relativo al fatto che è una pratica molto usurante e, chi può, a un certo punto va in pensione. Alcuni anni fa abbiamo inserito medici giovani e motivati, ma oggi il serbatoio si sta esaurendo. Nel prossimo futuro proseguiremo con i medici in convenzione”. Maccario ha anche confermato che, a breve, partirà la ristrutturazione del pronto soccorso di Imperia.

Infine la riunione si è concentrata sul personale non vaccinato e se questo ha creato ulteriori problemi di organico: “La vaccinazione è un obbligo di Legge per il personale sanitario – ha detto il Dottor Maccari – e, mentre alcuni non possono essere vaccinati per patologie di vario genere (si contano sulle dita di una mano in provincia), altri hanno presentato documentazioni che devono essere valutate. C’è poi la terza categoria, quella formata da persone che pur avendo il quadro clinico compatibile con la vaccinazione, non vogliono essere sottoposte alla stessa. Come qualsiasi altro datore di lavoro abbiamo dovuto aspettare l’elenco dei dipendenti e abbiamo provveduto alla loro sospensione”. Maccario ha concluso con un chiaro pensiero personale: “Pensare che la vaccinazione sia pericolosa mi fa cadere le braccia, soprattutto sul personale sanitario”.

Carlo Alessi

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